La Germania ha chiesto ai paesi arabi della regione del Golfo Persico di registrare e ridurre al minimo le donazioni o le sovvenzioni statali destinate alle moschee nel paese europeo, sottolineando che la mossa è volta a scoraggiare la radicalizzazione nelle moschee tedesche, dicono i rapporti.
Secondo i rapporti del quotidiano Süddeutsche Zeitung e delle emittenti tedesche WDR e NDR di venerdì, il ministero degli Esteri tedesco in particolare desidera che l'Arabia Saudita, il Qatar e il Kuwait registrino qualsiasi assistenza finanziaria pianificata per le moschee e i centri religiosi in Germania.
I rapporti dicevano anche che Berlino aveva già coinvolto sia i servizi di intelligence nazionali e stranieri per monitorare da vicino chi trasferiva denaro dall'estero e chi lo riceve in Germania nel tentativo dichiarato di migliorare la trasparenza dei finanziamenti stranieri alle moschee e impedire il finanziamento delle strutture estremiste .
Secondo i rapporti, le dichiarazioni di novembre del ministro dell'Interno Horst Seehofer alla conferenza tedesca sull'Islam, che si sono impegnate a ridurre "l'influenza straniera" sulle moschee tedesche, sono in linea con la nuova politica adottata dalla primavera.
Al momento Seehofer ha sottolineato che vorrebbe vedere le moschee tedesche diventare il più indipendenti possibile dai finanziamenti esteri.
Durante le ultime due settimane, la controversa idea di introdurre la "tassa sulla moschea" è stata lanciata in Germania. La proposta permetterebbe "all'Islam in Germania di emanciparsi dagli stati stranieri", secondo Thorsten Frei, un membro della Democrazia Cristiana del Cancelliere Angela Merkel (CDU).
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