giovedì 11 novembre 2010
Clown inglesi si esibiscono per i bambini di Gaza
Poche cose sono preziose e belle come le risa di un bambino che si diverte ma, quando si vive in un vero e proprio "Lager" a cielo aperto, circondato da terra e dal mare da un esercito superarmato e privo di ogni scrupolo, che impedisce l'accesso a ogni genere di merce essenziale per la pura e semplice sopravvivenza, che sembra provare piacere a pianificare e condurre raid e attacchi contro gli obiettivi più indifesi, é più che possibile che le labbra dei bambini si chiudano a ogni speranza di gioia e di normalità.
Questo è quanto succede a Gaza, vittima dell'assedio sionista da ormai quattro anni, vittima dell'aggressione armata più violenta e insensata della lunga, violenta storia del Medio Oriente; per cercare di riportare le risa sui volti dei bambini della Striscia un gruppo di teatranti circensi inglesi si é sottoposto ai rischi di un viaggio in Palestina e sta effettuando una serie di spettacoli di solidarietà per gli alunni delle scuole locali.
Gli show hanno avuto un grandissimo successo, in un territorio in cui anche solo riunirsi all'aperto per giocare, come fanno tutti i bambini di ogni razza e ogni latitudine, costituisce per i piccoli abitanti di Gaza un potenziale rischio, con cecchini, artiglierie, elicotteri e jet israeliani sempre pronti a scaricare le loro armi su ogni "adunata sospetta", in 'piena assonanza' col titolo di "esercito più morale del mondo" che l'IDF si arroga di fronte a un'instupidita e disinteressata opinione pubblica occidentale.
"Siamo venuti a disegnare sorrisi"; così si esprime James Ross, coordinatore della troupe circense, durante una conferenza stampa tenuta di fronte a esponenti dei media locali e regionali. Invitati dal Club Al-Jazeera, collegato all'omonima emittente satellitare araba, Ross e compagni si sono valsi della preziosa cooperazione dei Ministeri dell'Istruzione e della Cultura del legittimo Governo palestinese espresso da Hamas, residente a Gaza fin dal fallito colpo di Stato tentato contro di esso nel 2007.
Jack Williams, un altro "performer", interrogato a sua volta, ha dichiarato che la gioia dei bambini, che si assiepano attorno a lui e ai suoi compagni con genuina meraviglia (alcuni di loro non hanno mai visto un clown dal vivo, visto che lo strangolamento di Gaza da parte israeliana dura ormai da quattro anni), ha rappresentato per lui una sincera e inaspettata emozione, così diversa dalle reazioni più tiepide e compassate dei bambini europei a cui certo non mancano i comfort e le occasioni di svago.
(alcuni di loro non hanno mai visto un clown dal vivo, visto che lo strangolamento di Gaza da parte israeliana dura ormai da quattro anni), ha rappresentato per lui una sincera e inaspettata emozione
RispondiEliminanon ho capito, ma i palestinesi non sanno far i clown per i loro bambini, dovevano aspettare questi inglesi ???
Che tu non abbia capito non ci stupisce affatto.
RispondiEliminaForse i Palestinesi di Gaza hanno cose più essenziali da fare, tipo ricostruire le case, le scuole e gli ospedali spianati dai bombardamenti dello stato ebraico e del suo "moralissimo" esercito.