giovedì 11 novembre 2010
Film d'azione turco si ispira alla tragedia della Freedom Flottilla
Per anni il pubblico occidentale si é abituato a vedere, sugli schermi del canale FOX di Rupert Murdoch, le gesta di Jack Bauer, il superagente interpretato da Kiefer Sutherland che si destreggiava, un'ora per puntata', fra fanatici bombaroli "islamici", untuosi e baffuti "traficantes" latinoamericani, agenti cinesi imperscrutabili e doppiogiochisti e altri "villain" letteralmente 'strappati' alle prime pagine del momento.
Del resto, che la narrativa popolare d'azione e intrattenimento saccheggi a mani basse gli umori e le paure in voga fra i potenziali lettori non é certo fenomeno recente: fin dai tempi dei "Misteri di Parigi" e delle saghe di Rocambole, Arsenio Lupin e Fantomas.
Siccome in questi tempi di globalizzazione l'adagio che "tutto il mondo sia paese" non é mai stato tanto vero non deve sorprendere che anche in Anatolia uno show simile per concetto e impostazione abbia frantumato tutti i record d'ascolto fra il 2003 e il 2005, snodandosi per novantotto puntate e avvalendosi di un apparato produttivo che farebbe l'invidia di tutte le sgangherate "fiction" nostrane e persino di qualche 'serial' d'oltreoceano.
"Kurtlar Vadisi" (lett. "La Valle dei Lupi") é la creazione di Osman Sinav che ha segnalato forse più compiutamente l'emergere della Turchia come un produttore di fiction di prima grandezza, un deciso passo avanti da quando, negli anni '70 e '80, il paese di Ataturk si segnalava soltanto con produzioni ingenue e baracconesche che trovavano seguito solo fra cinefili occidentali innamorati del 'trash'.
Del resto, che il "Sud del mondo", nutrito nei decenni a furia di produzioni americane, abbia finalmente introiettato i loro elementi-base da riuscire a rivaleggiare coi maestri di Hollywood é testimoniato da film recenti come la saga brasilera di "Tropa de Elite" o la fantascienza sudafricana di "District 9".
Quindi, cosa c'é di più naturale che dopo i trionfi della serie Sinav e soci abbiano deciso di trascinare il loro eroe "ammazzasette" (interpretato da Necati Şaşmaz) in una serie di "spin off" cinematografici? Ovviamente niente, salvo che, nella sua ultima avventura, che dovrebbe debuttare sulla celluloide verso la fine di gennaio 2011 il superagente di Ankara Polat Alemdar sbarcherà coi suoi fedeli compagni d'avventura nientemeno che in Israele, inseguendo una missione di vendetta per il massacro degli attivisti della motonave Mavi Marmara (o un suo omologo cinematografico) perpetrato nello scorso maggio dai commando della marina di Tel Aviv.
Ovviamente la cagnara filosionista dei media addomesticati si é già scatenata parlando di produzione "antisemita" di "incitazione alla violenza" e ripetendo i triti e abusati slogan cui in Italia ci hanno abituato corifei di Israele quali il ministro Franco Frattini, l'alleata di Ciarrapico Fiamma Nirenstein, il pingue Giulianone Ferrara, lo smunto Roberto Saviano e lo scheletrico Piero Fassino.
Gioverebbe ricordare a questa improbabile claque che, come nessuno dopo la visione di "Dove osano le Aquile" o de "La Sporca Dozzina" si é mai sognato di compiere abusi o violenze contro i turisti tedeschi così é improbabile che da tale opera di intrattenimento nascano vendette e attacchi antiebraici o antisraeliani e che, come tutte le opere di intrattenimento d'azione é naturale che anche Kurtlar Vadisi dipinga i suoi "villain" come mostruosi e privi di scrupoli, per favorire l'identificazione del pubblico con gli eroi.
Del resto, non furono proprio i producer ebrei Menachem Golan e Yoram Globus, durante tutto il corso degli "80s" a regalarci 'grandi opere' come Delta Force, Invasion USA, la saga di Missing in Action e Red Scorpion, dove il nerboruto di turno si scatenava contro palestinesi, arabi generici, cubani e sovietici, in servile omaggio alla retorica reaganiana?
Il trailer che trovate "embedded" in questo articolo sembra promettere emozioni, sparatorie e one-liner degni del migliore (o peggiore, secondo i vostri gusti) 'actioneer' di Bruce Willis o Arnold Schwarzenegger e, mantenendo la lingua saldamente piantata fra le guance, e mantenendo intatto tutto il suo senso dell'ironia chi scrive ha già individuato nello scambio tra Polat e la sentinella sionista una battuta in grado di rivaleggiare con "Yippie ki yay, motherfucker!" o con "Hasta la vista, baby!".
uhmm...se trasmettessro questi film sulla nostra tv anzichè le imbecilli fiction Rai, il popolo italiano sarebbe un pò più maturo
RispondiEliminaBé, per quanto sia curioso di vederlo credo che non sia nulla di più di un film d'azione, non certo un trattato socio-politico; certo é che se gli italiani fossero esposti anche ad altri modi di fare fiction e intrattenimento piuttosto che alle solite minestre tipo Don Matteo, Un Medico in Famiglia e le miniserie su Alberto da Giussano e Papa Pacelli i loro orizzonti 'culturali', nel senso della cultura popolare di Gramsciana memoria, potrebbero almeno allargarsi un poco...
RispondiEliminaperchè i turchi non fanno anche un film sull'occupazione illegale di cipro,non riconosciuta dalla comunità internazionale o sulla strage degli armeni o sull'occupazione del territorio curdo e il tentativo di annientamento culturale e fisico di una minoranza?
RispondiEliminaE perché Golan e Globus o Jerry Bruckheimer non fanno qualche film d'azione dove si vedano i massacri compiuti in Irak dalle forze d'occupazione USA?
RispondiEliminaComunque la serie Kurtlar Vadisi ha avuto molto coraggio nell'affrontare la scottante tematica degli apparati dello Stato deviati e collusi con l'estrema destra con lo spin-off "Kurtlar Vadisi Gladio", di cui abbiamo addirittura postato la locandina nel nostro articolo.
Sembra dunque che il coraggio di trattare temi "scomodi" non manchi certo dalle parti di Ankara e Istanbul...aspettiamo ancora un convincente film italiano sulle stragi di Stato e sulle collusioni fra neofascisti romani, neonazisti veneti, criminalità organizzata e servizi segreti!
si hai ragione l'italia dovrebbe anche spiegare la liberazione(Craxi) dei terroristi eroici palestinesi che uccisero un disabile sull'Achille lauro solo perchè ebreo.
RispondiEliminaUhhhhh hai imparato la lezioncina? E' dai tempi di Deir Yassin che i sionisti ammazzano Palestinesi "solo perché Palestinesi"...i tuoi tentativi di stabilire due pesi e due misure fanno solamente sghignazzare e sbadigliare!
RispondiEliminaOttimo articolo S.Kahani, speriamo che il film venga doppiato almeno in inglese, sicuramente sarà possibile trovarlo in rete.
RispondiEliminai palestinesi invece ammazzano ebrei in ogni parte del mondo,senza distinzione di stato.
RispondiEliminache centra un ebreo belga con la lotta in medio oriente? o un russo con gaza?
scusate per il mio ultimo messaggio, oggi non ho preso le medicine.
RispondiEliminavolevo dire che gli israeliani ammazzano i musulmani in ogni parte del mondo, senza distinzione di stato.
hheeehheee simpatico
RispondiEliminai palestinesi invece ammazzano ebrei in ogni parte del mondo,senza distinzione di stato.
RispondiEliminaInformazione Corretta fa affermazioni senza portare prove. Tanto suonano bene.