mercoledì 5 gennaio 2011
In memoria di Abu Maher, fondatore del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina
Ahmed Hussein Al-Yamani, noto anche con la kunya 'Abu Maher' era nato a Suhmata, vicino ad Akka, il 24 settembre del 1924, dopo avere compiuto gli studi primari nel villaggio natio, si era spostato a Safed, poi ad Akka e infine a Gerusalemme, dove si diplomò con onore presso il locale Collegio arabo. Sposatosi poco dopo, lavorò per il Dipartimento dell'Agricoltura e quello dei Lavori pubblici ad Haifa sotto l'amministrazione mandataria inglese.
Con l'arrivo della Nakba e la distruzione della società palestinese a opera degli invasori sionisti visse una personale odissea che lo portò a perdere e ritrovare la propria famiglia e ad avere parecchi incontri ravvicinati con la morte, riuscendo finalmente a ricongiungersi coi suoi cari in terra libanese, al di là dell'artificioso confine tracciato dai colonialisti Sykes e Picot, ma provando sempre vivo e bruciante nel proprio cuore il richiamo a lottare e impegnarsi perché al popolo palestinese potesse venire restituito ciò che ai briganti sionisti era riuscito temporaneamente di strappargli.
Convinto sostenitore del ruolo dell'Educazione e dello studio per formare il combattente, il lavoratore e il cittadino del domani, Al-Yamani diresse diverse scuole a Baalbek, Ein el-Helweh e Bur al-Burajneh, senza tralasciare però i doveri più immediati nell'organizzazione di una efficiente struttura di Resistenza, che lo videro attivo dapprima nel Movimento nazionalista arabo e in seguito a fianco del Dottor George Habash come membro fondatore del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.
Presente alla prima conferenza del Fronte, membro del Comando Centrale, membro di spicco del Comitato centrale e del Politburo dell'organizzazione, divenne Segretario del Fronte del Rifiuto che già negli anni '70 aveva intuito come ogni opzione di "dialogo" con lo Stato sionista si sarebbe in realtà risolta in una sconfitta per le aspirazioni e i diritti dei Palestinesi.
Oggi il Fronte Popolare tutto, i militanti della Resistenza di qualunque setta e fazione, il popolo palestinese e tutti gli arabi, i socialisti e i marxisti onorano la memoria del compagno Abu Maher, che ha speso un'intera vita, fino all'età di 87 anni, dedicandosi a organizzare la liberazione della Palestina e la realizzazione di una vera democrazia sotto gli auspici del Socialismo e del Marxismo-Leninismo per tutti i suoi abitanti.
Rispettato da tutti gli altri leader della Resistenza palestinese, faceva "infuriare" Arafat ogniqualvolta presenziava alle riunioni del Comitato esecutivo dell'OLP, perché ad Arafat piaceva tagliare corti i dibattiti con le lusinghe o le minacce e nessuna di queste avevano mai presa su di lui. Durante l'aggressione sionista al Libano nel 2006 girava per Beirut in bicicletta, perché sosteneva che la benzina andava lasciata ai combattenti che difendevano il paese. Colpito da un infarto letale nella giornata del 3 gennaio 2011, Ahmed Hussein Al-Yamani, detto anche "Abu Maher", ha ricevuto le sue esequie oggi, 5 gennaio, nella città di Beirut, sua seconda patria. In una intervista del 2007 egli così riassumeva l'esperienza della Resistenza araba e palestinese; citiamo le sue parole perché siano di sprone ai militanti e di ammonimento ai parassiti e agli occupanti:
"La storia araba si ripeterà e la Nazione araba riconquisterà e libererà la Palestina dal Fiume al Mare, il passato ci é maestro e noi sappiamo che una grande figura guiderà questa riconquista come accadde con Salah ed-Din contro gli invasori crociati; i fascisti sionisti saranno sconfitti e con loro i loro alleati e sodali anglo-americani e le altre potenze imperialiste e colonialiste, la Palestina, con la sua storica ed eterna capitale, Gerusalemme, diventerà l'Asse portante di un movimento storico che coinvolgerà tutto il Medio Oriente e il Mondo arabo".
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