domenica 9 gennaio 2011
Pacifisti israeliani invitano a boicottare chi fa affari coi gas tossici usati contro i manifestanti anti-Apartheid
Il movimento pacifista israeliano comincia a dare segni di vita, con un'iniziativa che potremmo definire di "raccolta differenziata"; infatti, ogni volta che gli attivisti israeliani per la pace trovano stampigliata la scritta "Made in USA" sui candelotti lacrimogeni e urticanti che i loro compatrioti in uniforme sparano loro addosso quando prendono parte alle manifestazioni palestinesi contro il vergognoso Muro dell'Apartheid, loro li mettono da parte, e quando ne hanno un bel sacchetto lo prendono e lo portano a un consolato o all'ambasciata americana.
Infatti, il gas CS che l'esercito più im-morale del mondo usa con liberalità e senza avarizia alcuna contro civili disarmati e pacifici (bella forza, lo pagano i cittadini americani stessi con le loro tasse, inviate a Israele come 'aiuto umanitario') infatti viene prodotto dalla Combined Tactical Systems, sussidiaria della quasi omonima Combined Systems di Jamestown, Pennsylvania. Non vi é dubbio alcuno che il gas CS, il più forte e urticante fra tutte le miscele (Mace, CW, etc...) usate dalle forze di repressione dello Stato ebraico, sia stata la causa diretta della morte della dimostrante 36enne Jawaher Abu Rahma, così come non vi é dubbio che sia stato l'impatto di un candelotto sparatogli direttamente contro a causare la morte di suo fratello Bassem Abu Rahma, l'anno precedente.
I militari dell'esercito più im-morale del mondo hanno l'abitudine di usare i candelotti di gas lacrimogeno come veri e propri proiettili, lo conferma l'accecamento di Emily Henochowicz, attivista internazionale per i diritti palestinesi, colpita al viso al posto di blocco di Qalandiya, o il caso del californiano Tristan Anderson, che ebbe una frattura del cranio e una emorragia cerebrale a causa di un candelotto sparatogli in testa durante una manifestazione anti-Apartheid in Cisgiordania.
La Combined System, così come le compagnie finanziare che vi investono, come il Gruppo Carlyle e Point Lookout Capital, devono quindi diventare bersagli primari per la campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, perché i parassiti e gli sfruttatori del capitalismo internazionale devono imparare che non si fanno soldi con la repressione e con la persecuzione.
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