giovedì 10 febbraio 2011
I cittadini di Gaza lasciano finalmente l'Aeroporto del Cairo!
I cittadini di Gaza reclusi nell'Aeroporto internazionale del Cairo da quasi una settimana sono stati finalmente rilasciati dalle autorità aeroportuali egiziane nella serata di ieri; coloro che erano appena arrivati hanno potuto raggiungere le loro mete (case di parenti o cliniche e ambulatori) mentre coloro che volevano tornare verso le proprie case hanno dovuto posticipare la partenza, alcuni finendo addirittura ospiti di qualche compagno di "detenzione", che si é offerto di aiutarli ad attendere la riapertura dello scalo.
Gli ufficiali della dogana egiziana hanno dichiarato che la lunga permanenza dei Palestinesi nell'angusta "stanza di detenzione", dalla quale anche in circostanze normali devono transitare tutti i viaggiatori provenienti dalla Striscia di Gaza, é stata dovuta solo a misure di sicurezza, evitando diplomaticamente ogni riferimento allo stato di caos in cui versa la capitale egiziana, che si avvia verso il ventesimo giorno di proteste anti-Mubarak.
Allo stato attuale delle cose le fonti locali non permettono di capire se lo sblocco della situazione abbia visto in qualche modo il coinvolgimento di Barakhat al-Farrah, rappresentante in Egitto della fazione Fatah (che dice di amministrare la Cisgiordania in nome della 'Autorità nazionale palestinese'), che nei giorni scorsi si era distinto per inazione e indolenza di fronte alla drammatica situazione dei suoi connazionali. Ovviamente, considerazioni politiche settarie e di comodo hanno contato molto nell'indecisione e nell'irresolutezza di Mister al-Farrah.
Dalla sera di domenica in poi, per spingere verso una rottura dello stallo, diversi 'prigionieri' dell'Aeroporto avevano addirittura iniziato uno sciopero della fame, che si é protratto per quasi 72 ore.
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