Il Presidente Suleiman ha aperto la sessione con una dichiarazione che ha sottolineato doveri e sfide che il neonato gabinetto dovrà affrontare e risolvere, quindi il Premier Mikati ha preso la parola annunciando i punti salienti del programma di Governo. Ovviamente la riunione é stata disertata dal Segretario del Partito Democratico Libanese Talal Arslan, avendo questi rassegnato le proprie dimissioni appena annunciata la lista dei ministri. Arslan non era soddisfatto del Ministero di Stato senza Portafoglio che gli era stato riservato ed ha annunciato che non sosterrà Mikati durante il voto di fiducia, facendo scendere la sua maggioranza da 68 a 66 voti (su 128 deputati).
Secondo quanto riportato dal Ministro per l'Informazione Walid al-Daouk Mikati ha esordito assicurando che il suo Esecutivo non condurrà una politica partigiana, ma opererà nell'interesse della comunità nazionale, ha poi espresso il suo apprezzamento per l'opera di sostegno e facilitazione alle trattative per la formazione del gabinetto svolta dal Presidente della Camera Nabih Berri e le comunità sciita e sunnita per avere mantenuto un atteggiamento costruttivo e positivo per tutta la durata dei negoziati. Il neo-Premier ha indicato nelle "sfide economiche e sociali del prossimo futuro" la prima arena in cui la squadra di Governo sarà chiamata a dar prova di sé, invitando tutti i ministri a impegnarsi al massimo delle loro capacità fin dai primi giorni di incarico.
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