Secondo il quotidiano libanese Al-Nahar diversi leader del raggruppamento parlamentare di minoranza, il filosionisita e filoamericano "14 marzo", hanno recentemente visitato la Francia, dove da settimane si troverebbe l'ex Primo Ministro Saad Hariri (sopra), che starebbe meditando di rimanere in esilio dopo il crollo delle sue chance di rinomina come premier suggellato dal voto di sfiducia che all'inizio dell'anno ha affondato la sua coalizione.
Il leader del partito fascista della Falange, il criminale di guerra Amin Gemayel (sopra), insieme a Marwan Hamadeh e a Fares Soaid, Samir Franjeh e Bassem al-Sabaa si sono tutti recati "in pellegrinaggio" dall'ex Premier in esilio, insieme al Direttore del suo Ufficio Politico, Nader Hariri (non imparentato). Il parlamentare Boutrous Harb ha confermato alla stazione radio "Voice du Liban" che i leader dell'alleanza conservatrice hanno "scelto di incontrarsi fuori dai riflettori dello stage politico libanese per pianificare le loro prossime mosse".
Intanto, in una Beirut che sembra non sentire affatto la mancanza del burattino di Riyadh, Washington e Tel Aviv, tutto é pronto per il voto di fiducia a Najib Mikati (sopra), il cui Esecutivo sostenuto dall'Alleanza 8 Marzo é pronto a prendere le redini del paese e portarlo lontano dalle secche in cui lo avevano incagliato le politiche partigiane, il servilismo a potenze estere e la profonda corruzione che hanno caratterizzato il mandato di Saad Hariri.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento