Recentemente riconfermato sulla propria prestigiosa poltrona il Ministro degli Esteri
Ahmet Davutoglu, artefice dell'
ambiziosa strategia diplomatica che dovrebbe portare la Turchia a diventare uno snodo-chiave delle relazioni tra Europa e Medio Oriente entro il 2030, non ha certo atteso molto per riprendere il filo di una agenda fitta di impegni istituzionali: oggi stesso, infatti, é atteso a Teheran per una visita di stato. Il fatto che la Repubblica Islamica costituisca una delle prime mete del suo terzo mandato consecutivo é significativo ed eloquente indizio, che pundit e osservatori di cose mediorientali non hanno mancato di registrare con la dovuta attenzione.
Le solite "fonti bene informate" hanno rivelato all'Agenzia di Stampa ufficiale IRNA che gli incontri di Davutoglu coi massimi gradi del Governo iraniano si articoleranno principalmente sui recenti sviluppi politico-diplomatici nell'area e solo in un secondo tempo toccheranno le relazioni bilaterali. Meno di un anno fa il Primo Ministro Erdogan aveva preconizzato che, entro il 2015, Ankara e Teheran avrebbero triplicato il loro volume di scambi commerciali.
Dopo avere visitato l'Iran Davutoglu si recherà in Siria e Giordania.
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