Il capo della fazione Fatah e Presidente (fino al 2009) dell'Autorità nazionale palestinese Mahmud Abbas ha inaugurato l'ambasciata di Palestina a Beirut durante una sua visita di 48 ore nella capitale libanese. La sede diplomatica, già "delegazione" dell'Anp é stata trasformata in una rappresentanza a tutti gli effetti sotto gli occhi di un vasto parterre di ospiti che vedevano in prima fila il Premier Najib Mikati, capo dell'alleanza progressista che unisce LMP, Amal, Hezbollah, Marada, PSP, Federazione rivoluzionaria armena, SSNP, Partito socialista Baath.
Fra gli ospiti palestinesi si potevano notare il "negoziatore" Saeb Erekat, impegnato in tutti questi anni a prostrarsi e genuflettersi davanti a ogni diktat e ukase sionista e il capo dell'intelligence repressiva Majed Faraj, i cui uomini dovrebbero essere informati che una parte del suo movimento starebbe trattando una 'riconciliazione nazionale' con Hamas, giacché essi continuano ad arrestare e imprigionare sostenitori e membri della Resistenza musulmana in Cisgiordania esattamente come facevano prima di aprile.
Manifestazioni esteriori come l'apertura di un'ambasciata, per quanto utili a livello mediatico, in quanto mostrano il vasto supporto internazionale che esiste verso l'idea di uno Stato palestinese autonomo e indipendente lasciano però il tempo che trovano se sono lasciate in mano a 'cacicchi' tanto squalificati e impresentabili.
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