Le principali fazioni politiche palestinesi hanno sorpreso i rappresentanti dei media e gli osservatori internazionali bruciando le tappe e firmando nella capitale egiziana il protocollo d'intesa per la riconciliazione nazionale già nella giornata di oggi, martedì 3 maggio 2011, anziché il 4 o il 5 come si era precedentemente ventilato. La firma odierna suggella definitivamente l'accordo raggiunto la scorsa settimana per porre termine a circa quattro anni di divisione interna risultata dal fallito tentativo di una parte di Fatah (istigata da Usa e Israele) di rovesciare con le armi il responso delle libere e democratiche elezioni del 2006, che avevano generato un Parlamento in cui la maggioranza dei candidati di Hamas era assoluta.
La cerimonia della firma non ha trascurato le fazioni e i partiti palestinesi minori, delegazioni di ben 13 organizzazioni hanno apposto le firme dei loro delegati sotto quelle delle due forze maggiori tra cui: Movimento per la Jihad islamica in Palestina, Fronte popolare per la Liberazione della Palestina, Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina, Partito del Popolo palestinese ed altri ancora.
"Avevamo qualche rilievo da fare su determinati punti del documento, ma lo abbiamo comunque firmato in onore ai più alti interessi nazionali", ha dichiarato Walid al-Awad del PPP, "Abbiamo segnalato le nostre riserve ottenendo la promessa che verrano discusse successivamente, vogliamo dare ai Palestinesi motivo di festeggiare questa firma, e la maniera migliore é lavorare duro per implementare il prima possibile tutti i punti sottoscritti".
L'accordo prevede la nomina di un Governo tecnico che spiani la strada per le elezioni presidenziali e politiche da tenersi entro la primavera 2012, fino ad allora però sul terreno continuerà lo Status Quo, con Hamas in controllo della Striscia di Gaza e Fatah arbitro della Cisgiordania/West Bank; questo perché conferire piena autorità su tutto il territorio palestinese al nuovo esecutivo avrebbe comportato molti sforzi e difficoltà, rallentando quindi l'avvio del processo elettorale.
Da oggi a giovedì é previsto che i capi delle delegazioni palestinesi (specialmente Mahmud Abbas di Fatah e Khaled Mishaal di Hamas) si incontrino con molti ufficiali e dignitari della giunta egiziana di transizione, a sua volta impegnata a gestire il passaggio da una situazione di crisi alla legalità democratica.
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