In realtà, come già evidenziato dal nostro precedente articolo, l'arresto e la detenzione di Allawi sono nient'altro che una rappresaglia contro il suo rifiuto di divenire un 'confidente' e informatore del Mossad, evidentemente interessato all'area afghana-centroasiatica. Allawi ha negato tutti gli addebiti definendo 'fraudolente' le accuse mossegli dai suoi carcerieri.
La sua difesa, fornitagli dalla Società dei Prigionieri Palestinesi, nega con convinzione che le accuse contro di lui possano essere provate; Samir Allawi é stato arrestato il 9 agosto dopo aver passato un periodo di tre settimane in Palestina, nel villaggio di Sebastya, nella Cisgiordania occupata, dove era stato ospite della sua famiglia; durante questo soggiorno era stato avvicinato da uomini del Mossad che gli avevano proposto di diventare informatore del servizio di spionaggio estero israeliano.
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