giovedì 15 marzo 2012

Anche Richard Falk intima al regime ebraico di liberare la coraggiosa Hana'a Shalabi al 29esimo giorno senza cibo!


"La situazione della signorina Shalabi é morbosa e spaventevole, che le autorità carcerarie di Tel Aviv la lascino andare incontro alla morte per inedia é intollerabile; mi appello alla Coscienza e all'Umanità di queste persone perché si ravvedano e la mettano in libertà, visto che il suo arresto era totalmente illegale e ingiustificato come lo é la sua detenzione". Con queste parole Richard Falk, Responsabile Speciale ONU per i Diritti Umani ha auspicato una pronta liberazione della coraggiosa giovane palestinese che é giunta quasi a un mese di digiuno forzoso, subendo gravi conseguenze fisiche e sanitarie.

"Il regime sionista deve finirla con queste pratiche inumane, la signorina Shalabi va rilasciata immediatamente, l'uso della detenzione senza accusa certa é un abominio contro il Diritto e le testimonianze sulle violenze, i pestaggi, le molestie sessuali cui é stata sottoposta ci rimandano ai tempi più bui della Storia, bisogna a tutti i costi alzare la voce a favore di chi mette in gioco la propria vita per protestare contro l'ingiustizia e l'abuso".

Hana'a Shalabi, come ampiamente documentato su queste pagine, é una detenuta politica palestinese che era stata liberata lo scorso autunno nell'ambito degli accordi mediati dall'Egitto che portarono al rilascio di Gilad Schalit, l'Ebreo francese arruolatosi nelle forze di occupazione militare sioniste catturato nel 2006 da un raid preventivo delle forze di Resistenza palestinesi che attaccarono un concentramento di truppe sioniste che stavano schierandosi per attaccare Gaza. Schalit, non esattamente il tipo del "rambo", stava 'coraggiosamente' seduto in un carro armato Merkava da 55 tonnellate, dal quale contava di aprire il fuoco contro donne e bambini palestinesi inermi.

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