Poco meno di due settimane fa davamo notizia della brillante ed efficace operazione con cui l'Esercito libanese aveva sventato un complotto di estremisti sunniti fedeli al verbo integralista de wahabismo di marca saudita; costoro, riuniti nel Gruppo Abdullah Azzam, avevano intenzione di effettuare attentati e stragi contro l'accademia militare Al-Fayyadiyeh e gli acquartieramenti di Hamat, colpendo proprio le forze armate tramite elementi infiltrati al loro interno.
Una rarissima immagine del capo terrorista Towfik Taha, che Palaestina Felix ha ricevuto in esclusiva per l'Italia. |
A tacitare questa apprensione ha pensato durante una intervista esclusiva al canale televisivo di Hezbollah Al-Manar il Ministro della Difesa Fayez Ghosn che, interpretando il legittimo timore dei rifugiati palestinesi che elementi di terroristi sunniti possano barricarsi tra le loro residenze e persino usare le loro comunità come sorta di 'scudo umano' si é affrettato a indicare le profonde differenze tra la situazione passata a Nahr al-Bared e quella presente a Ain al-Helwi: "Cinque anni fa dovemmo affrontare un vasto gruppo armato, ora siamo alla ricerca di un individuo solo, al più circondato da pochi seguaci; quanti in questi giorni hanno parlato di una 'Nuova Nahr al-Bared' non hanno fiducia nell'unità, nella storia, nel futuro e nell'Esercito del Libano". Ghosn ha in particolare stigmatizzato le parole del filoisraeliano e filoamericano Samir Geagea (già condannato all'ergastolo per numerosi omicidi) che avrebbe chiesto di 'dare l'assalto ai campi profughi palestinesi'.
Sicuramente Geagea ha molta esperienza in merito, essendo stato coinvolto insieme a Elie Hobeika e al 'clan' dei Gemayel nelle stragi di Sabra e Chatila insieme ai suoi amici e alleati sionisti, nel 1982, ma Ghosn, molto esplicitamente ha negato che sarà necessario fare niente del genere e che: "Simili appelli sono da refutare sotto qualunque pretesto, coloro che li propongono dovrebbero scendere in strada e cercare di informarsi sulle reali volontà e aspettative del popolo libanese, anziché lanciare questi proclami tanto infiammatori quanto vuoti".
Però bisogna dire che Towfik Taha è un vero democratico e và in giro in motoretta come un Muahamad Merah qualsiasi!
RispondiEliminaSarà stata la DGSI francese a fornirgli il motoveicolo?
Sarà dello stesso lotto di quello fornito al Muahamad Merah?
La DGSI francese compra solo motorette e scooteroni giapponesi?
Nella DGSI francese qualcuno prenda la "stecca" sugli acquisti di motorette e scooteroni?
Ahhhh...saperlo...
Eh ma nessuno mette in dubbio la frugalità dello stile di vita wahabita, da 'bravi' integralisti, che ci credono forte e duro, i wahabiti sono spartanissimi...forse ma forse bisognerebbe sperare che prima o poi si rendano conto da soli che agire per conto dei satraponi del petrolio che si baloccano tra rolls royce d'oro e altre pacchianerie e portare avanti i loro interessi forse fa un po' a pugni proprio con la loro spartana dedizione alla 'causa'!!!!
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