Ovviamente, per mobilitare le coscienze nella maniera più penetrante e integrale Mursi sa benissimo come esista solo uno e un solo tasto da premere: quello filopalestinese e antisionista, essendo il sentimento di fratellanza con i legittimi abitanti della vicina Palestina e l'odio per i suoi invasori e occupanti illegali il grande collante del sentire popolare egiziano, che nemmeno trenta e passa anni di dittatura filoimperialista e filosionista sono riusciti a cancellare, anzi, se mai, hanno avuto l'effetto opposto di rafforzarlo e approfondirlo.
Nel corso di un recente raduno elettorale, tenutosi della cittadina del Delta di Mahalla, che ha visto la partecipazione della Guida Suprema dell'Ikhwan Mohammed Badei e di una nutrita rappresentanza degli Stati Maggiori della Fratellanza e del Partito di Libertà e Giustizia il predicatore Sawfat Hagazy ha dichiarato che l'elezione di Mursi a Presidente dell'Egitto sarà "Il primo passo verso la liberazione della Palestina e di Gerusalemme, al canto di 'Milioni di Martiri in Marcia verso Al-Aqsa'!", con palese riferimento alla moschea messa in pericolo dai costanti tentativi israeliani di provocarne il crollo minandone le fondamenta con la scusa di "scavi archeologici".
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