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domenica 10 giugno 2012
A Manama di nuovo gas tossici lanciati contro una pacifica dimostrazione di civili disarmati!
Le forze del sanguinario regime sunnita di Re Al-Khalifa, la cui famiglia, per volontà dei "Piratas Eternos" britannici venne messa sul trono dell'Isola delle Perle a tiranneggiare una popolazione a stragrande maggioranza sciita, hanno dato di nuovo prova delle loro brutalità contro la manifestazione popolare che nel pomeriggio di ieri ha animato le strade della capitale Manama.
Sono ormai più di quindici mesi che la sbirraglia di Re Al-Khalifa, integrata e sostenuta dalle forze militari inviate dai suoi sodali, i corrotti emiri del petrolio degli Stati confinanti e dai pachistani che per sfuggire la miseria fanno i boia mercenari al servizio di Sua Maestà, incrudelisce contro la popolazione civile eppure, gli eroici cittadini barheini continuano con una persistenza e con una abnegazione che ha dell'incredibile a scendere in piazza e a opporre i loro corpi e le loro mani alle pallottole, ai manganelli e ai gas degli scherani di regime, dando una prova splendida della superiorità morale del risveglio democratico, civile e morale della società intera, in una sorta di ripetizione degli eventi che portarono alla Rivoluzione in Iran.
Anche in altre città dell'isola si sono avute dimostrazioni e scontri, questi però nella giornata di avantieri, subito dopo le preghiere del venerdì. Fulcro delle dimostrazioni é la richiesta che il regime rilasci il campione dei Diritti Umani e attivista politico Nabil Rajab, ri-arrestato il sei giugno scorso per avere postato su 'Twitter' messaggi considerati 'sediziosi'. Rajab, Presidente del Centro Barheini per i Diritti Umani era stato rilasciato su cauzione dal suo ultimo arresto solo il 28 maggio scorso.
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