Le due navi in questione sono le prime rappresentanti della loro classe ma non rimarranno le sole, visto che numerosi altri vascelli di classe "Mowj" le affiancheranno per permettere all'Iran di mantenere fede al proprio annuncio di voler trasformare l'IRIN da forza principalmente mirata al controllo delle acque territoriali e dello strategico Stretto di Hormuz a una vera e propria Marina oceanica, capace di proiettare potere ben oltre le proprie coste con task force in grado di operare per lungo periodo nelle 'Acque Blu' dell'Oceano Indiano, del Mediterraneo e dell'Atlantico. Inoltre é in programma la costruzione di nuovi cacciatorpedinieri classe "Sina" e di nuovi vascelli lanciamissili che imbarchino gli ultimi modelli di vettori antiaerei e antinave creati dall'industria missilistica di Teheran. Parallelamente a questo annuncio il Ministro della Difesa Brigadier-Generale Ahmad Vahidi ha dichiarato che le Industrie dell'Organizzazione Iraniana per la Difesa (il soggetto incaricato di portare avanti la 'Jihad per l'Autosufficienza Militare') lanceranno presto la produzione di massa del nuovo sistema controcarro 'Dehlaviiyeh', ultimo nato nella linea che vede già attive e distribuite in massa le varie versioni dei missili 'Toophan' (-1, -2, -2B e -5) e 'Saegeh' (-1 e -2). Mentre il Toophan e il Saegeh erano rispettivamente versioni potenziate e migliorate dei missili 'TOW' e 'Dragon', a raggio medio-lungo il primo e corto il secondo, il 'Dehlaviiyeh' sembra essere una versione leggera del Dragon, con un calibro pari a circa la metà e una più alta duttilità di impiego tattico sul campo di battaglia, specie vista la maggiore facilità di trasporto e di sistemazione in posizioni da agguato. L'arma dovrebbe essere precisa fino al raggio di 1500 metri, approssimativamente quando il più pesante e ingombrante'Dragon' Made in Usa.
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