Secondo quanto diffuso da PressTV Qatar, Turchia e Arabia Saudita avrebbero ricevuto dalla Casa Bianca l'ordine di organizzare torbidi e violenze non solo in Siria ma anche in Libano e in Giordania, paesi che Washington e Tel Aviv temono possano schierarsi troppo risolutamente a favore dei Palestinesi quando anche in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza si farà sentire appieno il vento del 'risveglio musulmano' e della 'primavera araba'. Sira e Libano ovviamente sono i primi bersagli, in quanto retti da Governi nettamente antiamericani, antisionisti e filopalestinesi; la Giordania sarebbe un obiettivo "di seconda fascia" nel caso che la dinastia ascemita venga rovesciata o che l'opinione pubblica diventi troppo proattiva nei confronti della Palestina e contro Israele.
Inoltre parrebbe che l'Emiro Al-Thani sia "furente" proprio contro il collega monarca di Amman per la sua decisione di chiudere il suo paese all'afflusso di armi e terroristi indirizzati verso la Siria, motivato dal timore di rappresaglie militari siriane in caso di suo troppo esplicito coinvolgimento; inizialmente la Giordania era il maggior corridoio di transito per i rinforzi ai wahabiti ma ora con la decisione di Re Abdallah, con l'impegno del Governo Al-Maliki in Irak e la mobilitazione dell'Armee Libanaise al confine solo la frontiera turca rimane parzialmente permeabile al loro afflusso. Secondo le rivelazioni del disertore in Siria all'apice della loro forza ci sarebbero stati appena 7000 mercenari armati, da cui bisogna togliere le gravi perdite dei giorni recenti. "Al-Jazeera" e "Al-Arabiya" nei loro reportage parlavano di "quarantamila e forse più" uomini armati schierati contro Assad.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento