La tensione é tornata alle stelle dopo mesi di relativa calma quando, istigati dagli esponenti del wahabismo più retrivo e ottuso, gli sbirri di Re Saoud hanno aperto il fuoco sull'auto dello Sceicco Nimr, lo hanno ferito e subito dopo lo hanno arrestato mettendolo in "Incommunicado": anche adesso a giorni dalla sua scomparsa, il fratello Mohammad al-Nimr non sa se egli si trovi ancora nell'Est o sia stato trasferito in un ospedale-prigione della capitale Riyadh.
Tre persone sono state finora uccise durante proteste per la sua liberazione e numerose altre dozzine ferite, arrestate e quindi torturate. E' dal febbraio 2011 che, sull'onda del Risveglio Islamico e delle proteste della 'Primavera Araba' gli sciiti del Regno saudita hanno iniziato a protestare (a Qatif e Awamiyah specialmente, ma anche in altri centri della costa orientale), chiedendo il pronto rilascio di tutti i prigionieri politici, libertà di assemblea, associazione ed espressione e la fine delle discriminazioni economiche, sociali, religiose contro la propria gente.
AGGIORNAMENTO (H 12:29) - Ci raggiunge ora la notizia che un manifestante sciita appena 18enne di nome Abdallah Ja’far al-Ojami é stato trucidato dagli sbirri di Re Saoud nella cittadina orientale di Awamiyah durante un nuovo round di proteste pubbliche. Sale così a quattro morti il bilancio temporaneo delle vittime fatte dalla dinastia saudita dopo il rapimento dello Sceicco Al-Nimr
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