A prezzo di gravi rischi e dolorose perdite sono stati gli uomini dell'Armee ad arrestare i facinorosi wahabiti filo-sauditi e filo-qatarioti e a sequestrare i loro arsenali comprati a suon di petrodollari. Ma l'Esercito di Beirut é un organismo ancora fragile, che soffre delle ferite profonde ricevute ai tempi della guerra civile (quando si sgretolò secondo linee di frattura settarie ed etniche) e i cui equipaggiamenti sono da tempo vetusti e usurati.
Per questo il Governo Mikati (sostenuto da Amal, Hezbollah, LMP, SSNP e altre forze politiche) ha convocato una riunione speciale della Commissione Difesa che, presieduta dallo stesso Capo del Governo, delibererò di assegnare 1600 milioni di dollari di finanziamenti per l'acquisto di armi e veicoli moderni. Ovviamente lo "shopping" non sarà fatto in Usa o in Francia visto che questi paesi vedono il Libano di Mikati come fumo negli occhi: sarà quindi necessario rivolgersi alla Russia di Putin e all'Iran, che invece vogliono un Libano forte, autonomo, indipendente e in grado di difendersi da solo.
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