venerdì 15 marzo 2013
Un 'Phantom' dell'aviazione iraniana intercetta e mette in fuga drone Usa pochi giorni dopo l'intrusione dell'U-2!
Ancora una volta l'accortezza e la prontezza di risposta degli operatori della difesa aerea iraniana si sono rivelate ostacolo proibitivo per i tentativi degli 'occhi elettronici' dell'imperialismo a stelle e strisce di carpire informazioni sulla Repubblica Islamica dell'Iran.
Solamente a pochi giorni dalla fallita incursione dell'aereo-spia U-2 penetrato nello spazio arero iraniano all'altezza dello Stretto di Ormuz e ben presto ritiratosi sul Mar dell'Oman una volta che il suo equipaggio si é resto conto di essere stato avvistato dai radaristi di Teheran che un nuovo tentativo di incursione é stato affidato questa volta a un UAV senza pilota.
Secondo le parole del comandante della Base Aerea di Khatam al-Anbiya, Generale Ismaili, un F-4 Phantom dell'IRIAF é stato subito mandato a intercettare il 'Predator' americano, ma, prima ancora di poterlo avere nei propri mirini quest'ultimo é stato richiamato dai suoi controllori al di fuori dello spazio aereo iraniano.
Solo la pronta ritirata ha impedito che l'UAV della General Atomics si unisse ai due ScanEagle, all'RQ-170 e agli altri cinque 'droni' Usa già in possesso degli ingegneri iraniani.
Pensate un po alle "minchiate" sparate dai media occidentali: Hanno riportato che il drone USA era in volo sul Golfo Persico, nello spazio aereo internazionale. Il Phantom Iraniano avrebbe cominciato le manovre di intercettazione del drone predator, ma sarebbe stato costretto a rinunciare e far ritorno alla sua base di partenza, per il sopraggiungere di due caccia USA arrivati in rinforzo. Tale notizia, l'avrebbe resa nota il portavoce del Pentagono, George Little. Che ha poi aggiunto: "Uno dei due caccia americani ha emesso un segnale di richiamo, per mettere in guardia il velivolo iraniano, che si è ritirato".
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