L'Esercito regolare siriano ha respinto il tentativo dei terroristi takfiri di attaccare la cittadina di Motaram, nel Rif Idlib; dopo un prolungato scontro che ha visto l'intervento di unità blindate e di diverse ondate di cacciabombardieri governativi le colonne terroriste che tentavano approcci simultanei alla cittadina per tentare di dividerne i difensori sono state sbandate e messe in fuga con gravissime perdite, superiori alle cento unità.
Un altro tentato attacco che mirava a interrompere il flusso di traffico sull'autostrada tra Ariha e Lattakia era stato respinto giorni fa, contemporaneamente alla distruzione di un covo terrorista a Moghareh dove avevano trovato la morte il leader terrorista giordano Al-Amayeri e quattro cittadini sauditi.
Sono molti mesi ormai che il movimento terrorista mercenario attivo in Siria non riesce ad accumulare nessun risultato utile dal punto di vista militare, vedendosi costretto ad azioni "di rimessa" di carattere terroristico come il lancio di razzi e colpi di mortaio contro centri controllati dal Governo, autobombe lanciate contro civili e sequestri di personalità religiose.
sabato 7 dicembre 2013
Quattordicenne palestinese di Betlemme ha il volto devastato da un candelotto lacrimogeno sionazista!
Questa foto mostra gli effetti avuti sul viso del quattordicenne palestinese Yosef Lutfi dell'impatto di un candelotto lacrimogeno di alluminio sparatogli in faccia a oltre ottanta chilometri all'ora da un 'democratico' sbirro sionazista.
Lutfi manifestava con i suoi concittadini palestinesi nei pressi di Betlemme, nella Cisgiordania illegalmente occupata dalle forze del regime ebraico, protestando contro la continua annessione di terreni e risorse idriche e agricole alle 'colonie' dei miliziani ebrei.
Abbiamo già parlato della maniera volutamente fuori dalle regole di ingaggio previste con cui la sbirraglia sionazista usa i candelotti lacrimogeni, sparandoli direttamente contro il corpo dei manifestanti per ferirli, mutilarli e ucciderli, come successo molte volte in passato.
Lutfi manifestava con i suoi concittadini palestinesi nei pressi di Betlemme, nella Cisgiordania illegalmente occupata dalle forze del regime ebraico, protestando contro la continua annessione di terreni e risorse idriche e agricole alle 'colonie' dei miliziani ebrei.
Abbiamo già parlato della maniera volutamente fuori dalle regole di ingaggio previste con cui la sbirraglia sionazista usa i candelotti lacrimogeni, sparandoli direttamente contro il corpo dei manifestanti per ferirli, mutilarli e ucciderli, come successo molte volte in passato.
Folla di cittadini egiziani assedia l'ambasciata del Qatar: "Fuori da qui gli inviati di Doha, quinta colonna dell'Ikhwan!"
Un imponente numero di sostenitori del gruppo nazionalista 'Kamel Gemeelak', sostenitori del Generale Al-Sisi che premono per una sua prossima candidatura a Presidente, hanno organizzato ieri una manifestazione anti-qatariota con la quale hanno chiesto ufficialmente la cacciata dell'ambasciatore di Doha e la chiusura della rappresentanza diplomatica.
Ricordiamo che, per le sue note simpatie nei confronti dell'Ikhwan, il passato emiro qatariota Al-Thani aveva apertamente sostenuto il regime di Mursi e dell'FJP arrivando a offrire 7miliardi e mezzo di dollari come finanziamento per i settori più in travaglio dell'economia egiziana.
Adesso invece sono Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabia ad avere promesso finanziamenti al Cairo proprio in funzione anti-Ikhwan. Nel corso del rally attorno all'ambasciata qatariota numerose bandiere dell'Emirato, nonché effigi dell'attuale regnante Tamim, di suo padre e di suo zio sono altresì state date alle fiamme.
Ricordiamo che, per le sue note simpatie nei confronti dell'Ikhwan, il passato emiro qatariota Al-Thani aveva apertamente sostenuto il regime di Mursi e dell'FJP arrivando a offrire 7miliardi e mezzo di dollari come finanziamento per i settori più in travaglio dell'economia egiziana.
Adesso invece sono Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabia ad avere promesso finanziamenti al Cairo proprio in funzione anti-Ikhwan. Nel corso del rally attorno all'ambasciata qatariota numerose bandiere dell'Emirato, nonché effigi dell'attuale regnante Tamim, di suo padre e di suo zio sono altresì state date alle fiamme.
In Memoriam
"Ho tre amici al mondo e costoro sono: Fidel Castro, Yasser Arafat e Muammar Gheddafi, adesso che posso li andrò a trovare tutti e tre..."
Nelson Mandela alla sua liberazione, rispondendo al reporter che gli domandava quali programmi avesse subito dopo la scarcerazione.
venerdì 6 dicembre 2013
I soldati siriani uccidono un colonnello dei commando sauditi che aiutava i militanti takfiri finanziati da RIyadh!
Abu Daifallah al-Saudi, questo il nome dell'ufficiale delle forze speciali di Riyadh, un colonnello, il cui cadavere é stato ritrovato insieme a quelli degli altri membri di una cellula takfira (che comprendeva anche un cittadino francese e due britannici) che é stata accerchiata e distrutta dalle forze regolari siriane tra i villaggi di Tirtiyah and Eyen al-Samour.
Altre operazioni di ricerca e distruzione sono state condotte con successo dall'Esercito Arabo Siriano presso le Fattorie di Alieh, dove é stato abbattuto tra gli altri il leader qaedista somalo Sami Abdullah Ahmad. Un altro gruppo takfiro é stato intercettato e distrutto vicino Al-Zabadani.
Terroristi wahabiti che stavano saccheggiando il mercato delle primizie di Al-Dbait ad Aleppo, che serve i quartieri di Al-Ashrafiyeh, Salah-Eddin and Bustan al-Kasser, sono stati affrontati e distrutti da uomini dell'Esercito. La scarsità dei rifornimenti in arrivo dalla Turchia ha costretto i terroristi a esporsi e quindi cadere vittime delle forze armate.
Altre operazioni di ricerca e distruzione sono state condotte con successo dall'Esercito Arabo Siriano presso le Fattorie di Alieh, dove é stato abbattuto tra gli altri il leader qaedista somalo Sami Abdullah Ahmad. Un altro gruppo takfiro é stato intercettato e distrutto vicino Al-Zabadani.
Terroristi wahabiti che stavano saccheggiando il mercato delle primizie di Al-Dbait ad Aleppo, che serve i quartieri di Al-Ashrafiyeh, Salah-Eddin and Bustan al-Kasser, sono stati affrontati e distrutti da uomini dell'Esercito. La scarsità dei rifornimenti in arrivo dalla Turchia ha costretto i terroristi a esporsi e quindi cadere vittime delle forze armate.
Imponenti onori funebri tributati da Hezbollah al martire Comandante Al-Laqqis, assassinato a tradimento!
Dirigenti e militanti di Hezbollah hanno tributato un commosso e sentito omaggio funebre al Comandante martire Hassan al-Laqqis, ucciso da sicari per ora sconosciuti di fronte alla sua dimora di Saint Thérese/Hadath.
Il funerale ha raccolto migliaia di partecipanti e si é trasformato in un evento di commemorazione non solamente del martire Al-Laqqis ma di tutti i caduti in Siria e nei recenti attentati a marca wahabita che hanno colpito il Libano e la comunità sciita in particolare.
La salma di Al-Laqqis é stata deposta a riposare nel sacrario di Sayyeda Khawla, la figlia dell'Imam Hussein in persona.
Il funerale ha raccolto migliaia di partecipanti e si é trasformato in un evento di commemorazione non solamente del martire Al-Laqqis ma di tutti i caduti in Siria e nei recenti attentati a marca wahabita che hanno colpito il Libano e la comunità sciita in particolare.
La salma di Al-Laqqis é stata deposta a riposare nel sacrario di Sayyeda Khawla, la figlia dell'Imam Hussein in persona.
giovedì 5 dicembre 2013
La Marina Iraniana invia oggi una flottiglia in visita al porto indiano di Mumbai!!
Come annunciato ieri in una conferenza stampa dal Comandante in capo Contrammiraglio Habibollah Sayyari la Marina della Repubblica Islamica Iraniana ha inviato nella giornata di oggi la propria Ventottesima Flottiglia verso il porto indiano di Mumbai per rafforzare i rapporti con il servizio gemello di Nuova Delhi e proseguire sulla strada dell'integrazione operativa, specialmente nelle pattuglie anti-pirati volte verso la parte occidentale di Oceano Indiano.
La Ventottesima Flottiglia é composta dal Cacciatorpediniere 'Alborz', dalla 'Bandar Abbas' e dal sottomarino 'Jomhouri-e Islami' e rappresenta un bello "spaccato" delle capacità attuali dell'IRIN, in fase di vigorosa espansione sia per quanto riguarda le unità di superficie quanto per quelle sottomarine.
Solo la scorsa settimana la Marina di Teheran ha ricevuto quattro unità rinnovate e ammodernate: una portaelicotteri d'appoggio, due pattugliatori lanciamissili e una nave-logistica di supporto.
La Ventottesima Flottiglia é composta dal Cacciatorpediniere 'Alborz', dalla 'Bandar Abbas' e dal sottomarino 'Jomhouri-e Islami' e rappresenta un bello "spaccato" delle capacità attuali dell'IRIN, in fase di vigorosa espansione sia per quanto riguarda le unità di superficie quanto per quelle sottomarine.
Solo la scorsa settimana la Marina di Teheran ha ricevuto quattro unità rinnovate e ammodernate: una portaelicotteri d'appoggio, due pattugliatori lanciamissili e una nave-logistica di supporto.
Il naufragio di Erdogan e Davutoglu: precipita la popolarità turca in tutto il Medio Oriente!
Una statistica condotta da demoscopici turchi in sedici paesi arabi ha dimostrato come negli ultimi due anni la popolarità del Governo di Ankara sia letteralmente franata nell'arena mediorientale, passando da un momento in cui Erdogan e il suo partito erano visti come un esempio di indipendenza e innovazione nel panorama politico regionale a un presente in cui sono visti come un burattino di Washington e dell'Ikhwan musulmana legata al vecchio emiro del Qatar e ai suoi falliti sogni egemonici.
Ovviamente l'Egitto e soprattutto la Siria hanno le più alte percentuali di cittadini che esprimono sentimenti negativi verso il Premier turco e l'AKP. Particolarmente indicativa dell'azzardo imperdonabile commesso da Erdogan é la situazione con la Siria, già "partner preferito" di Ankara fino al 2011 verso cui tuttavia, istigato da CIA e NATO Erdogan non ha esitato a inviare armi e terroristi scioccamente pensando di poter facilmente rovesciare Assad e trasformare il paese in un protettorato neo-ottomano.
Il totale naufragio della politica estera di Erdogan e del suo 'Kissinger' Ahmet Davutoglu potrebbe avere conseguenze molto gravi alle prossime tornate elettorali, quando l'attuale Premier, per rimanere al timone del potere evitando i limiti imposti alle ricandidature a una stessa carica, potrebbe tentare di diventare Presidente della Repubblica.
Ovviamente l'Egitto e soprattutto la Siria hanno le più alte percentuali di cittadini che esprimono sentimenti negativi verso il Premier turco e l'AKP. Particolarmente indicativa dell'azzardo imperdonabile commesso da Erdogan é la situazione con la Siria, già "partner preferito" di Ankara fino al 2011 verso cui tuttavia, istigato da CIA e NATO Erdogan non ha esitato a inviare armi e terroristi scioccamente pensando di poter facilmente rovesciare Assad e trasformare il paese in un protettorato neo-ottomano.
Il totale naufragio della politica estera di Erdogan e del suo 'Kissinger' Ahmet Davutoglu potrebbe avere conseguenze molto gravi alle prossime tornate elettorali, quando l'attuale Premier, per rimanere al timone del potere evitando i limiti imposti alle ricandidature a una stessa carica, potrebbe tentare di diventare Presidente della Repubblica.
mercoledì 4 dicembre 2013
I terroristi sion-sauditi colpiscono vigliaccamente il Comandante di Hezbollah Al-Laqqis fuori della sua casa di Hadath!
Un codardo agguato di fronte a casa per ferire a morte Hassan al-Laqqis mentre stava rientrando dal suo lavoro: preparare le milizie di Hezbollah perché possano difendere e rendere più sicuro il Libano dalla minaccia sionista e da quella del settarismo saudita: così ignoti (per ora) attentatori hanno assassinato l'ufficiale del partito sciita nella zona di Hadath.
Hezbollah tramite la sua emittente ufficiale Al-Manar non ha rilasciato eccessivi dettagli sull'attentato ma si sa che Al-Laqqis non é morto subito, ma si é spento mentre veniva trasferito d'urgenza verso un ospedale. Anche questo attacco é un patetico tentativo da parte di Tel Aviv e Riyadh di 'punire' il movimento sciita per il suo sensazionale aiuto alla Siria.
Anche i disordini a Tripoli Siriaca e le recenti autobombe a Beirut e altrove devono venire inquadrate in questa prospettiva per poter venire spiegate e comprese. Hezbollah ha annunciato che mandanti ed esecutori materiali dell'omicidio non resteranno impuniti e pagheranno completamente il prezzo del loro delitto.
Hezbollah tramite la sua emittente ufficiale Al-Manar non ha rilasciato eccessivi dettagli sull'attentato ma si sa che Al-Laqqis non é morto subito, ma si é spento mentre veniva trasferito d'urgenza verso un ospedale. Anche questo attacco é un patetico tentativo da parte di Tel Aviv e Riyadh di 'punire' il movimento sciita per il suo sensazionale aiuto alla Siria.
Anche i disordini a Tripoli Siriaca e le recenti autobombe a Beirut e altrove devono venire inquadrate in questa prospettiva per poter venire spiegate e comprese. Hezbollah ha annunciato che mandanti ed esecutori materiali dell'omicidio non resteranno impuniti e pagheranno completamente il prezzo del loro delitto.
Ziad Bahaa el-Din: "L'Egitto non ha bisogno di nessun intervento da parte dell'IMF!"
Il Vicepremier egiziano Ziad Bahaa al-Din ha dichiarato a Londra che: "Nonostante il Paese si trovi oggi in una situazione di eccezionale emergenza, i finanziamenti erogatici da UAE, Kuwait e Arabia Saudita ci rendono in grado di evitare il ricorso a manovre d'aiuto dell'FMI".
Finora le tre monarchie petrolifere avrebbero pagato al Cairo 8 miliardi di dollari e ne dovrebbero elargire altri 4, rendendo così superfluo l'accesso a un ventilato pacchetto di aiuti di poco meno di 5 miliardi di dollari precedentemente menzionato dalla dirigenza dell'IMF.
"Ovviamente non avremo bisogno ogni anno di simili finanziamenti dall'Estero" ha chiosato Al-Din, "Ma si tratta di elargizioni straordinarie che fanno fronte a una situazione emergenziale altrettanto straordinaria".
Finora le tre monarchie petrolifere avrebbero pagato al Cairo 8 miliardi di dollari e ne dovrebbero elargire altri 4, rendendo così superfluo l'accesso a un ventilato pacchetto di aiuti di poco meno di 5 miliardi di dollari precedentemente menzionato dalla dirigenza dell'IMF.
"Ovviamente non avremo bisogno ogni anno di simili finanziamenti dall'Estero" ha chiosato Al-Din, "Ma si tratta di elargizioni straordinarie che fanno fronte a una situazione emergenziale altrettanto straordinaria".
Scontri tra le forze di Assad e i terroristi takfiri in tutto il Paese da Homs a Daraa!!
Unità dell'Esercito Arabo Siriano hanno asserito il loro completo controllo sulle zone montuose di Al-Shumariyeh, Tell al-Hawa e i dintorni del villaggio di Um Sahrij nella zona orientale della Provincia di Homs, nei press di Mkharam.
L'Esercito ha inflitto gravi perdite ai terroristi wahabiti con operazioni combinate che hanno visto massiccio impiego dell'artiglieria campale e dell'aviazione; un convoglio di terroristi armati é stato distrutto tra Maarat Misrin, Ram Hamdan, Maardebsi e Saraqib, mentre un'altra cellula takfira é stata circondata e distrutta nel Rif Dimashq ad Al-Nabek.
Anche la Provincia meridionale di Daraa é stata teatro di scontri con diversi furgoni e fuoristrada distrutti vicino al villggio di Atman e tre wahabiti uccisi a Beit al-Hajal.
L'Esercito ha inflitto gravi perdite ai terroristi wahabiti con operazioni combinate che hanno visto massiccio impiego dell'artiglieria campale e dell'aviazione; un convoglio di terroristi armati é stato distrutto tra Maarat Misrin, Ram Hamdan, Maardebsi e Saraqib, mentre un'altra cellula takfira é stata circondata e distrutta nel Rif Dimashq ad Al-Nabek.
Anche la Provincia meridionale di Daraa é stata teatro di scontri con diversi furgoni e fuoristrada distrutti vicino al villggio di Atman e tre wahabiti uccisi a Beit al-Hajal.
martedì 3 dicembre 2013
La Corte libanese chiede la Pena di Morte per i cospiratori della Bomba-Cherokee di Maamoula!
Lo scorso ottobre, alla vigilia del grande Festiva dell'Eid al-Adha una potente autobomba venne sequestrata a Maamoula, nel cuore della Beirut Sciita e roccaforte di Hezbollah; poco dopo una retata della sureté libanese arrestava due dei responsabili della sua preparazione, i cui interrogatori hanno portato a identificare una cospirazione di nove persone, per le restanti delle quali sono stati prontamente spiccati mandati di comparizione e arresto.
Dei due arrestati, uno é risultato essere di nazionalità turca, tale Mohamed Sobh Ozamir, il secondo é finora noto solo con le iniziali di "M N A", mentre gli altri responsabili sono Ahmed Abdullah al-Atrash, Sameh Mahmoud Sultan, conosciuto anche come Sameh al-Breidy, Sami Ahmed al-Atrash, detto Dadouh, l'artificiere irakeno Abdullah Mohammed al-Qalei, anche conosciuto come Abu Abdullah, Mohammed Ibrahim al-Hujairi, Ibrahim Qassem al-Atrash, e il Siriano Hassan Mohammed al-Maarawi.
Per i reati ascritti loro tutti i partecipanti alla cospirazione rischiano la pena capitale.
Se la bomba fosse esplosa avrebbe costituito il terzo attentato esplosivo a Beirut da quest'estate, il secondo in ordine cronologico. Altre due autobombe sono esplose precedentemente a Ruwais, sempre nei quartieri sciiti e a Jinah davanti all'ambasciata iraniana.
Dei due arrestati, uno é risultato essere di nazionalità turca, tale Mohamed Sobh Ozamir, il secondo é finora noto solo con le iniziali di "M N A", mentre gli altri responsabili sono Ahmed Abdullah al-Atrash, Sameh Mahmoud Sultan, conosciuto anche come Sameh al-Breidy, Sami Ahmed al-Atrash, detto Dadouh, l'artificiere irakeno Abdullah Mohammed al-Qalei, anche conosciuto come Abu Abdullah, Mohammed Ibrahim al-Hujairi, Ibrahim Qassem al-Atrash, e il Siriano Hassan Mohammed al-Maarawi.
Per i reati ascritti loro tutti i partecipanti alla cospirazione rischiano la pena capitale.
Se la bomba fosse esplosa avrebbe costituito il terzo attentato esplosivo a Beirut da quest'estate, il secondo in ordine cronologico. Altre due autobombe sono esplose precedentemente a Ruwais, sempre nei quartieri sciiti e a Jinah davanti all'ambasciata iraniana.
Al-Maliki e Karzai sulla strada per Teheran; l'Iran sempre più crocevia diplomatico di Medio Oriente e Asia Centrale!
Nella giornata di domani il Premier irakeno Nouri al-Maliki sarà in arrivo a Teheran per discutere coi dirigenti della Repubblica Islamica di questioni regionali e internazionali e per definire meglio i rapporti bilaterali, già molto intensi, tra gli ex-avversari della Guerra del 1980-88. L'annuncio del viaggio era stato dato nel week-end scorso dall'ambasciatore iraniano a Bagdad Hassan Danaeifar.
L'Irak era stato visitato a settembre dal neopremier iraniano Zarif, come primo paese visitato nel corso del suo mandato, ribadendo così la volontà iraniana di considerare Bagdad il suo interlocutore principale. Ma non é solo Maliki ad apprestarsi a un viaggio in Iran.
Dall'altra parte della Persia anche il Presidente afghano Hamid Karzai sta preparandosi a visitare la Repubblica Islamica, senza dubbio per discutere di sicurezza e relazioni in proiezione al prossimo futuro quando la presenza militare occidentale nel paese sarà molto scemata.
La possibilità che un accordo attualmente in discussione tra Usa e Afghanistan lasci aperta la porta alla presenza di truppe yankee nel paese anche dopo il termine del 2014 é vista con grave preoccupazione da Teheran e sicuramente l'argomento verrà discusso nel corso della prossima visita di Karzai.
L'Irak era stato visitato a settembre dal neopremier iraniano Zarif, come primo paese visitato nel corso del suo mandato, ribadendo così la volontà iraniana di considerare Bagdad il suo interlocutore principale. Ma non é solo Maliki ad apprestarsi a un viaggio in Iran.
Dall'altra parte della Persia anche il Presidente afghano Hamid Karzai sta preparandosi a visitare la Repubblica Islamica, senza dubbio per discutere di sicurezza e relazioni in proiezione al prossimo futuro quando la presenza militare occidentale nel paese sarà molto scemata.
La possibilità che un accordo attualmente in discussione tra Usa e Afghanistan lasci aperta la porta alla presenza di truppe yankee nel paese anche dopo il termine del 2014 é vista con grave preoccupazione da Teheran e sicuramente l'argomento verrà discusso nel corso della prossima visita di Karzai.
Attivisti e pescatori di Gaza infrangono in massa il blocco sionazista sulle acque della Striscia!
Nella giornata di ieri almeno venti tra motobarche e vascelli da pesca "Hasaka" carichi dei loro equipaggi e di delegazioni di attivisti umanitari arabi e internazionali hanno salpato dalle coste di Gaza puntando verso il largo e navigando ben oltre il 'limite' (illegale) di Sei Miglia Nautiche imposto ai pescherecci palestinesi dalla Marina sionazista (per impedire loro l'accesso alle acque più pescose e limitare la capacità di procurarsi cibo autonomamente).
Le motovedette di Tel Aviv non si sono azzardate a prendere inziative contro la flotta palestinese che dopo diverse ore é tornata verso la costa; alcune imbarcazioni sono anche riuscite a calare le reti, in un ulteriore gesto di sfida vittoriosa alle imposizioni del regime ebraico di occupazione.
Circa trecento persone hanno preso parte alla manifestazione il cui scopo dichiarato era "Mettere sotto pressione l'occupazione e le sue politiche sanzionatorie e vessatorie nei confronti dei lavoratori e del popolo di Gaza", come ha spiegato ai microfoni dei media Majed Abu Salama, portavoce degli organizzatori dell'evento.
Le motovedette di Tel Aviv non si sono azzardate a prendere inziative contro la flotta palestinese che dopo diverse ore é tornata verso la costa; alcune imbarcazioni sono anche riuscite a calare le reti, in un ulteriore gesto di sfida vittoriosa alle imposizioni del regime ebraico di occupazione.
Circa trecento persone hanno preso parte alla manifestazione il cui scopo dichiarato era "Mettere sotto pressione l'occupazione e le sue politiche sanzionatorie e vessatorie nei confronti dei lavoratori e del popolo di Gaza", come ha spiegato ai microfoni dei media Majed Abu Salama, portavoce degli organizzatori dell'evento.
lunedì 2 dicembre 2013
Ecco in esclusiva per PALAESTINA FELIX una foto dei due rinnovati pattugliatori lanciamissili dell'IRIN!
Come da noi annunciato in occasione del ritorno in linea del portaelicotteri d'appoggio "Lavan", nella giornata di ieri la Marina Militare Iraniana ha ripreso in consegna tre unità similmente aggiornate e rimodernate: i due pattugliatori lanciamissili "Neyezh" ('Lancia') e "Tabarzin" ('Ascia') e la nave-logistica "Sirjan".
Anche in questo caso la solenne cerimonia ufficiale é stata presieduta dal Contrammiraglio Habibollah Sayyari, Comandante in capo delle forze navali di Teheran. Le navi in questione sono state rinnovate con speciale riguardo ai loro radar di allarme precoce e ai loro sistemi di difesa antiaerea e anti-superficie.
Anche in questo caso la solenne cerimonia ufficiale é stata presieduta dal Contrammiraglio Habibollah Sayyari, Comandante in capo delle forze navali di Teheran. Le navi in questione sono state rinnovate con speciale riguardo ai loro radar di allarme precoce e ai loro sistemi di difesa antiaerea e anti-superficie.
I coraggiosi sciiti Houthi dello Yemen affrontano e sterminano 120 terroristi wahabiti nella Provincia di Saada!
Gli Sciiti Houthi sono l'etnia sciita dello Yemen che ha sempre resistito (anche con le armi, quando necessario) al regime liberticida di Sanaa, egemonizzato dai sunniti più conservatori e allineato con Washington e Riyadh; in prima linea nella contestazione del passato tiranno Ali Abullah Saleh (ora in esilio) nulla di più "logico" che questi usasse i suoi buoni rapporti con Riyadh (leggi: 'Al-Qaeda') per scatenare contro gli Houthi i più retrivi e brutali miliziani wahabiti che fosse possibile reclutare e finanziare nella penisola arabica e oltre.
Ma sappiamo tutti benissimo che oltre a grugnire: 'Allah Akbar', a colpire civili con vigliacche autobombe e a taglieggiare ragazzini che vendono caffé, i militanti di Al-Qaeda sono i peggiori combattenti del mondo e basta un'opposizione minimamente coerente e disciplinata a infliggere loro pesantissime perdite, come hanno dimostrato anche ieri i guerrieri Houthi attorno alla cittadina di Damaj, nella Provincia yemenita di Saada, quasi totalmente sotto il loro controllo.
Ben centoventi takfiri sono stati affrontati e sterminati fino all'ultimo da un numero pare largamente inferiore di combattenti sciiti, che li hanno bloccati su un terreno a loro vantaggioso e hanno poi proceduto a spegnere un nido di resistenza dopo l'altro in modo che non potessero sostenersi a vicenda. La notizia é stata riportata dal quotidiano yemenita "Al-Thawra".
Con 120 assassini wahabiti in meno siamo certi che l'antica "Arabia Felix" dei Romani recupererà un po' della pace di cui ha tanto bisogno.
Ma sappiamo tutti benissimo che oltre a grugnire: 'Allah Akbar', a colpire civili con vigliacche autobombe e a taglieggiare ragazzini che vendono caffé, i militanti di Al-Qaeda sono i peggiori combattenti del mondo e basta un'opposizione minimamente coerente e disciplinata a infliggere loro pesantissime perdite, come hanno dimostrato anche ieri i guerrieri Houthi attorno alla cittadina di Damaj, nella Provincia yemenita di Saada, quasi totalmente sotto il loro controllo.
Ben centoventi takfiri sono stati affrontati e sterminati fino all'ultimo da un numero pare largamente inferiore di combattenti sciiti, che li hanno bloccati su un terreno a loro vantaggioso e hanno poi proceduto a spegnere un nido di resistenza dopo l'altro in modo che non potessero sostenersi a vicenda. La notizia é stata riportata dal quotidiano yemenita "Al-Thawra".
Con 120 assassini wahabiti in meno siamo certi che l'antica "Arabia Felix" dei Romani recupererà un po' della pace di cui ha tanto bisogno.
Salehi: "OVVIAMENTE l'Iran costruirà una nuova centrale nucleare a Bushehr a partire dal 2014!"
Il Capo dell'Agenzia Atomica della Repubblica Islamica iraniana, Ali Akbar Salehi, ha confermato che é intenzione di Teheran di iniziare nel 2014 la costruzione di un secondo impianto nucleare a fianco di quello recentemente entrato in funzione nella città di Bushehr nel 2011 grazie alla cooperazione della Russia.
"L'accordo raggiunto a Ginevra poche settimane fa ci ha convinto che ormai il clima é positivo e costruttivo a sufficienza per permettere il rapido completamento di un nuovo impianto nucleare in loco, che potrà generare fino a 4000 MW di potenza, che uniti a 1000 già generati dalla centrale ora in funzione soddisferanno le nostre previsioni per un output ottimale dei siti di Bushehr attorno ai 5000 MW".
I piani energetici iraniani, prevedendo la totale indipendenza dai pure ricchissimi giacimenti di idrocarburi nazionali (in modo da poterne esporrtare con profitto fino all'ultima goccia) prevede 20000 MW provenienti dal comparto nucleare, una proiezione che per venire soddisfatta richiederà non meno di 15 centrali nucleari funzionanti, forse anche venti.
"L'accordo raggiunto a Ginevra poche settimane fa ci ha convinto che ormai il clima é positivo e costruttivo a sufficienza per permettere il rapido completamento di un nuovo impianto nucleare in loco, che potrà generare fino a 4000 MW di potenza, che uniti a 1000 già generati dalla centrale ora in funzione soddisferanno le nostre previsioni per un output ottimale dei siti di Bushehr attorno ai 5000 MW".
I piani energetici iraniani, prevedendo la totale indipendenza dai pure ricchissimi giacimenti di idrocarburi nazionali (in modo da poterne esporrtare con profitto fino all'ultima goccia) prevede 20000 MW provenienti dal comparto nucleare, una proiezione che per venire soddisfatta richiederà non meno di 15 centrali nucleari funzionanti, forse anche venti.
Ennesima raffica di scontri a Tripoli Siriaca si risolve con l'intervento dell'Esercito ma lascia sul terreno nove morti!
Ancora una volta i disperati dello "slum" sciita di Bab al-Tabaneh, istigati dai predicatori foraggiati a forza di dollari sauditi hanno provato ad assaltare il quartiere collinare Alawita di Tripoli Siriaca, Jabal Mohsen, roccaforte dell'ADP e dell'SSNP, ostinatamente leale agli storici legami tra Libano e Siria e alla figura del Presidente Assad, divenuto in questi due anni di lotte e vittorie icona dell'Antimperialismo mondiale.
Ma ancora una volta la freddezza, la preparazione delle milizie alawite hanno fatto la differenza, permettendo agli abitanti della collina di resistere infliggendo pesanti perdite agli attaccanti fino a quando non sono entrate in azione le unità dell'Esercito regolare a respingere indietro gli assalitori estremisti.
I militi dell'Armee hanno versato loro stessi un tributo di sangue, con circa una decina di feriti, per la maggior parte lievi. Nel recente passato oltre che di attacchi armati settari la metropoli libanese del Nord era stata teatro anche di un duplice attentato esplosivo.
Ma ancora una volta la freddezza, la preparazione delle milizie alawite hanno fatto la differenza, permettendo agli abitanti della collina di resistere infliggendo pesanti perdite agli attaccanti fino a quando non sono entrate in azione le unità dell'Esercito regolare a respingere indietro gli assalitori estremisti.
I militi dell'Armee hanno versato loro stessi un tributo di sangue, con circa una decina di feriti, per la maggior parte lievi. Nel recente passato oltre che di attacchi armati settari la metropoli libanese del Nord era stata teatro anche di un duplice attentato esplosivo.
domenica 1 dicembre 2013
HANNO LA FACCIA COME IL CULO! "Al-Arabiya" scoperta di nuovo a 'truccare' le foto a colpi di Photoshop!
Ennesimo eclatante caso di fotomontaggio elettronico con cui i sostenitori della campagna terrorista in atto da oltre due anni contro il legittimo governo di Damasco, il suo Presidente e soprattutto la popolazione che lo sostiene a larghissima maggioranza, cercano invano di fabbricare "prove" di un indebolimento, di uno 'scollamento' del supporto popolare verso Bashir Assad.
A sinistra si vede una foto del 2005 che ritrae manifestanti siriani esprimere la loro solidarietà ad Assad nel mezzo delle polemiche sull'omicidio di Rafik Hariri in Libano (in seguito rivelatosi essere opera di un drone sionista, come più volte ribadito con prove su queste pagine) che inizialmente la propaganda imperialista tentava di ribaltare sul Presidente siriano (poi in mancanza di prove credibili cercò di accusare Hezbollah).
Ecco che, otto anni dopo, la stessa foto riappare "fotonegoziata" su Al-Arabiya, con cartelli e poster 'ritoccati' per fare apparire la folla come oppositrice e contestatrice di Assad. Per fortuna anche questa volta la vigilanza dei sostenitori della causa siriana online ha fatto risaltare questo maldestro e infantile "trucco".
A sinistra si vede una foto del 2005 che ritrae manifestanti siriani esprimere la loro solidarietà ad Assad nel mezzo delle polemiche sull'omicidio di Rafik Hariri in Libano (in seguito rivelatosi essere opera di un drone sionista, come più volte ribadito con prove su queste pagine) che inizialmente la propaganda imperialista tentava di ribaltare sul Presidente siriano (poi in mancanza di prove credibili cercò di accusare Hezbollah).
Ecco che, otto anni dopo, la stessa foto riappare "fotonegoziata" su Al-Arabiya, con cartelli e poster 'ritoccati' per fare apparire la folla come oppositrice e contestatrice di Assad. Per fortuna anche questa volta la vigilanza dei sostenitori della causa siriana online ha fatto risaltare questo maldestro e infantile "trucco".
Le Forze Armate iraniane inaugurano la versione aggiornata e rimodernata della Portaelicotteri d'appoggio "Lavan"!
Con una imponente cerimonia pubblica che ha visto coinvolti il Brigadier Generale Abdul-Rahim Mousavi, Luogotenente Comandante dell'Artesh e il Contrammiraglio Habibollah Sayyari, Comandante in capo dell'IRIN, é stato restituito al servizio attivo con le unità della Flotta il vascello portaelicotteri d'appoggio 'Lavan' dopo 33 mesi di migliorie che lo hanno visto equipaggiato degli ultimi modelli di radar attivi e passivi, sistemi missilistici e altri hardware avanzati.
La Marina di Teheran continua a ritmo accelerato il suo processo di modernizzazione e ampliamento dei ranghi, visto che nella giornata di oggi accoglierà in servizio attivo i lanciamissili "Neyzeh" e "Tabarzin" e la nave-rifornimento "Sirjan".
Intanto proseguono a ritmo accelerato i lavori di costruzione della nuova fregata "Sahand", il cui scafo é stato lanciato lo scorso settembre e che, una volta completata, rappresenterà la punta di diamante della Classe Moudge, superando per prestazioni e potenzialità persino la "Jamaran".
La Marina di Teheran continua a ritmo accelerato il suo processo di modernizzazione e ampliamento dei ranghi, visto che nella giornata di oggi accoglierà in servizio attivo i lanciamissili "Neyzeh" e "Tabarzin" e la nave-rifornimento "Sirjan".
Intanto proseguono a ritmo accelerato i lavori di costruzione della nuova fregata "Sahand", il cui scafo é stato lanciato lo scorso settembre e che, una volta completata, rappresenterà la punta di diamante della Classe Moudge, superando per prestazioni e potenzialità persino la "Jamaran".
L'Egitto del dopo-Ikhwan mette al bando ogni genere di partito politico a base religiosa
Con il voto a maggioranza di quasi tutti i suoi membri la Commissione Costituzionale egiziana che sta preparando una nuova Carta da sottoporre a Referendum popolare all'inizio dell'anno venturo ha già approvato oltre centoventi articoli del documento, tra cui una particolare norma che esclude esplicitamente dalla competizione politica "partiti o formazioni con base religiosa".
Tutti penseranno immediatamente all'FJP, Partito di Libertà e Giustizia fondato dall'Ikhwan musulmana per poter competere nelle elezioni del dopo-Mubarak, ma a essere colpito dal provvedimento saranno anche i radicali sunniti semi-wahabiti di Al-Nour.
Questo provvedimento farà molto per dimostrare l'effettivo seguito nella società dei partiti religiosi: se nelle prossime consultazioni l'affluenza alle urne dovesse mostrarsi incredibilmente più bassa del solito sarà segno sicuro che i sostenitori delle fazioni religiose si saranno astenuti dal voto.
Tutti penseranno immediatamente all'FJP, Partito di Libertà e Giustizia fondato dall'Ikhwan musulmana per poter competere nelle elezioni del dopo-Mubarak, ma a essere colpito dal provvedimento saranno anche i radicali sunniti semi-wahabiti di Al-Nour.
Questo provvedimento farà molto per dimostrare l'effettivo seguito nella società dei partiti religiosi: se nelle prossime consultazioni l'affluenza alle urne dovesse mostrarsi incredibilmente più bassa del solito sarà segno sicuro che i sostenitori delle fazioni religiose si saranno astenuti dal voto.
Manifestazioni e scontri in tutta la Cisgiordania contro il nuovo piano genocida del regime di Tel Aviv!
Il 'Piano Prawer' elaborato dai teorici della pulizia etnica di Tel Aviv prevede la distruzione di circa 40 villaggi beduini nel Negev meridionale e lo spostamento coatto, simile a quelli imposti ai Nativi Americani dai Soldati Blu yankee di circa 70mila persone che fin dai tempi biblici (se non prima!) hanno abitato quella zona.
Contro questo genocidio (perché rimuovere a forza una popolazione dalla sua patria avita é genocidio non meno che sterminarla fisicamente), contro questo nuovo 'Sentiero delle Lacrime' si é mobilitata l'intera opinione pubblica palestinese, con manifestazioni massicce che ieri hanno coinvolto l'intera Cisgiordania.
Si sono registrati scontri con gli occupanti sionazisti, lanci di gas tossici e urticanti con le consuete procedure pericolose e potenzialmente mortali, uso di munizioni di gomma e plastica utilizzate in modo da massimizzare il danno (eludendo così la presunta natura 'non letale' di tali pallottole).
Vi sono stati numerosi feriti e diversi arresti; mano a mano che arriveranno aggiornamenti in merito vi terremo al corrente di ogni ulteriore sviluppo della vicenda, specie se le manifestazioni dovessero ripetersi nella giornata di oggi.
Contro questo genocidio (perché rimuovere a forza una popolazione dalla sua patria avita é genocidio non meno che sterminarla fisicamente), contro questo nuovo 'Sentiero delle Lacrime' si é mobilitata l'intera opinione pubblica palestinese, con manifestazioni massicce che ieri hanno coinvolto l'intera Cisgiordania.
Si sono registrati scontri con gli occupanti sionazisti, lanci di gas tossici e urticanti con le consuete procedure pericolose e potenzialmente mortali, uso di munizioni di gomma e plastica utilizzate in modo da massimizzare il danno (eludendo così la presunta natura 'non letale' di tali pallottole).
Vi sono stati numerosi feriti e diversi arresti; mano a mano che arriveranno aggiornamenti in merito vi terremo al corrente di ogni ulteriore sviluppo della vicenda, specie se le manifestazioni dovessero ripetersi nella giornata di oggi.
Disperati e frustrati i sionisti cercano invano di influenzare il corso degli scontri nel rif damasceno!
Qualche nostro lettore ci ha chiesto cosa esista di vero nelle voci ricorrenti di un "coinvolgimento" del regime ebraico di occupazione della Palestina negli scontri attualmente in atto tra i terroristi takfiri manipolati da CIA e Mossad e le forze regolari siriane supportate dai volontari di Hezbollah e delle milizie sciite dei Battaglioni Abu al Fadl al Abbas.
Abbiamo messo in moto la nostra rete di fonti e contatti e siamo riusciti a ottenere conferma (supportata anche dalel colonne del quotidiano libanese As-Safir) che una serie di immagini satellitari e di 'soffiate' di intelligence sono state passate da Tel Aviv ai comandi terroristi attivi in Siria.
Inoltre parrebbe che unità dell'esercito sionazista specializzate in 'jamming' e guerra elettronica abbiano cercato di interferire e intasare i network di comunicazione delle forze siriane e alleate; abituati dalla necessità a inventare soluzioni d'emergenza gli uomini delle forze di Assad (e ancor più i miliziani Hezbollah e i volontari sciiti) hanno fatto ricorso a portaordini e mezzi 'analogici' bypassando le comunicazioni elettroniche laddove compromesse, vanificando così gli sforzi sionisti.
Negli ultimi scontri avvenuti nel Rif Dimashq almeno 200 terroristi wahabiti sarebbero stati eliminati, tra di essi sarebbero stati identificati Mustafa al-Manjweiq, Fawaz Izz-Eddin, Abdul-Karim Shreidi, Ahmad Tayyareh, Samir Bweidani, Hassan al-Mleis, Qassem Ainiyeh, Mohammad Taleb ed Adnan Abdul-Aziz.
Abbiamo messo in moto la nostra rete di fonti e contatti e siamo riusciti a ottenere conferma (supportata anche dalel colonne del quotidiano libanese As-Safir) che una serie di immagini satellitari e di 'soffiate' di intelligence sono state passate da Tel Aviv ai comandi terroristi attivi in Siria.
Inoltre parrebbe che unità dell'esercito sionazista specializzate in 'jamming' e guerra elettronica abbiano cercato di interferire e intasare i network di comunicazione delle forze siriane e alleate; abituati dalla necessità a inventare soluzioni d'emergenza gli uomini delle forze di Assad (e ancor più i miliziani Hezbollah e i volontari sciiti) hanno fatto ricorso a portaordini e mezzi 'analogici' bypassando le comunicazioni elettroniche laddove compromesse, vanificando così gli sforzi sionisti.
Negli ultimi scontri avvenuti nel Rif Dimashq almeno 200 terroristi wahabiti sarebbero stati eliminati, tra di essi sarebbero stati identificati Mustafa al-Manjweiq, Fawaz Izz-Eddin, Abdul-Karim Shreidi, Ahmad Tayyareh, Samir Bweidani, Hassan al-Mleis, Qassem Ainiyeh, Mohammad Taleb ed Adnan Abdul-Aziz.