Una lista il più possibile completa e dettagliata di quegli abitanti di Gaza che collaborano col regime ebraico in cambio di informazioni sui prigionieri di guerra catturati dai militanti delle Brigate Qassam durante i giorni di battaglia tra luglio e inizio agosto.
Questa la netta e chiara proposta di Abu Obeida, portavoce dell'ala militare di Hamas, a Tel Aviv, recapitata nell'ultimo dei tre giorni di tregua temporanea dopo una prima ripresa, a bassa intensità, a dire il vero, delle ostilità tra l'illegale occupazione sionista e i coraggiosi difensori del ghetto costiero assediato.
Questa notizia dimostra la quantità degli strumenti di pressione politici, psicologici, militari ed economici che Gaza può gestire contro Tel Aviv mentre a dispetto della sua sbandierata 'iperpotenza' rispetto alla piccola enclave litoranea il Governo di Benji Netanyahu si strova in un vero e proprio cul de sac.
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