Un nuovo cessate-il-fuoco di 72 ore é stato stabilito tra l'entità sionista e la Resistenza armata della Striscia di Gaza grazie alla mediazione dell'Egitto. La notizia é stata confermata a più livelli da esponenti palestinesi. L'agenzia France Presse ha affermato che "il consenso simultaneo" delle parti é stato ribadito ai mediatori del Cairo.
Visto che in due giorni di rinnovati bombardamenti sulla Striscia il regime ebraico ha fatto 'appena' quindici morti palestinesi rispetto alle centinaia delle settimane passate siamo in grado di asserire che ormai Tel Aviv ha molto poco 'stomaco' per continuare lo scontro laddove invece le Brigate della Resistenza hanno continuato a lanciare dozzine di razzi contro i centri della Palestina Occupata senza mostrare cedimenti o rallentamenti nelle loro operazioni.
Vedremo se questa tregua durerà fino alla fine come la precedente e se, una volta scaduta, vi sarà una nuova ripresa delle ostilità o invece si passerà a un Armistizio più solido e prolungato. Le organizzazioni palestinesi sono molto chiare: non hanno intenzione di tornare a un regime di assedio, se Tel Aviv vuole la cessazione delle operazioni militari i varchi di confini andranno riaperti.
In Pakistan si sta preparando un nuovo trntativo di colpo di stato (come due anni fa) per mano dello stesso imbecille. Sta aizzando la popolazione per rovesciare il governo il 14 agosto. Se davvero si arrivasse allo scontro ci sarebbe un bagno di sangue (l'esercito ha solo da perderci con la sua presa di potere). Ma se vincesse potrebbe modificare (e non posso dire di essere sicuro che sarà in meglio) gli equilibri della regione. Forse fino a Gaza.
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