Altro che i "bombardamenti americani" (che sono stati la miseria di quattro e che sono caduti ridicolmente fuori bersaglio, tanto che l'aviazione irakena si é lamentata che gli apparecchi Usa non facevano altro che intasarle i corridoi aerei necessari ai SUOI, molto più efficaci, attacchi al suolo); la recente, sfolgorante vittoria conseguita contro l'ISIS ad Amerli, Sulaiman Bek e Yankaja ha un "padre" tutto 'Made in Iran', proveniente per la precisione dal piccolo villaggio di Rabor, nella Provincia di Kerman. Il Generale dell'IRGC Qassem Soleimani!
Avevamo già detto come il 'padre' della Niruye-e-Qods si fosse immediatamente trasferito dalla Siria all'Irak quando la minaccia dell'ISIS esplose all'inizio dell'estate 2014; dopo aver contribuito decisivamente a rinsaldare le difese delle forze regolari irakene e fermare quindi le avanzate takfire Suleimani si é impegnato a supervisionare il reclutamento, l'equipaggiamento e l'addestramento di base delle nuove leve delle milizie sciite (Badr Militia, Mahdi Army, Hezbollah Irakeno) e, ora, le sta coordinando e guidando sul campo, evidentemente con risultati decisivi.
Non bisogna dare alcun credito alle menzogne dei media occidentali che parlano, appunto, di fantomatici 'bombardamenti usa' e di 'peshmerga curdi' (che come sciacalli seguono da distante i combattimenti e poi si gettano sui takfiri in ritirata o sulle case vuote per derubarli e saccheggiarle) come importanti nelle vittorie delle forze governative: queste vittorie sono a marca totale iraniana e sciita.
Le notizie che arrivano dai media occidentali sono completamente inaffidabili
RispondiEliminaSe è un bravo Generale non và paragonato a quella merdina sopravvalutata di Rommel ma semmai a Zukov.
RispondiEliminaIvan
Signor Ivan, mi perdoni il titolo, ma l'ambientazione mediorientale mi ha fatto pensare prima alla Volpe del Deserto. Siccome sono un avido lettore di biografie di generali sovietici, dal nicotinomane Katukov all'impetuoso Rybalko, allo stoico Chuikov, dal pignolo calcolatore Romitsrov all'armeno Bagramyan...le pongo la domanda...ma fra l'intellettuale e freddo Konev e l'ex-apprendista pellicciaio Zhukov esisteva tutta questa rivalità o, sotto sotto, al netto delle loro differenze, i due si rispettavano?
EliminaE dell'eroico Chernijakovsky che combatteva in prima linea con i suoi soldati. Che si rifiutarono di seppellirlo in terra nemica. Nulla da dire?
EliminaZukov ha avuto la sola sfortuna di avere il tratto di fronte a Berlino come avversari l'abilissimo difensivista Heinrichi e le alture di Seelow con acquitrini alla base, forse un approccio meno diretto sarebbe costato meno uomini, tra lui e Konev ci fù una gara a chi arrivava prima a Berlino stimolata dal quel volpone del Piccolo Padre, la gara fù sostanzialmente pattata... tra i due scelgo per simpatia il sanguigno Zukov prodotto tipico sovietico uso a brandire il martello per schiacciare le formiche e tenere sempre una riserva, ad ubriacarsi ed a fare a botte.
RispondiEliminaMa perchè prendere Berlino al costo di 100.000 perdite? Perchè non scavalcarla e spostare la linea di incontro con gli alleati (puah!) 150 km più ad ovest? Perchè non far semplicemente morire di fame i berlinesi sotto un costante bombardamento di artiglieria? Ma chi è Ivan Julievich Bordet per fare critiche a babbo morto? La prossima volta bisognerà arrivare a Lisbona e vetrificare l'inghilterra.
Ivan
La Russia riusci, da sola, con un costo di vite e danni altissimi, a fermare l'avanzata della Wermacth, e a ripulire, da sola, tutta l'Europa fino a Berlino. La storiografia "ufficiale", perlomeno quella spacciata nei libri occidentali, o a scuola, sminuiscono molto il ruolo della Russia. Penso che ciò che più permise ai russi di contrattaccare in forze, fu il fatto che tutte le principali industrie belliche e strategiche vennero spostate tutte verso est, migliaia di chilometri di distanza dal fronte. Le prime settimane la Wermacth (che aveva senza dubbio tattiche innovative, una potente aviazione ma sopratutto un morale alle stelle) travolse tutto quello che incontrava, e sembrava che non si riuscisse a porre un freno alla sua avanzata. Ma anche l'inverno fu altrettanto importante. I primi giorni furono distrutti migliaia di aerei e veicoli russi, e l'armata rossa impiegava tattiche vecchie. Fu dopo che avendo le industrie al sicuro e un sacco di materie prime, riuscirono a riorganizzarsi adottando mezzi moderni e tattiche al passo con i tempi. L'Armata Rossa e i cittadini russi, facevano terra bruciata per far in modo che la Wermacth non potesse trovare nulla di utile. Comunque tutto questo costo 10 milioni di morti, più di qualunque altro paese coinvolto nella guerra, circa 1/5 di tutti i morti totali, e danni materiali incalcolabili. L'Inghilterra, ad esempio, se non era per i rifornimenti costanti di materiale bellico ma sopratutto di petrolio dell'America, col cazzo che sarebbe riuscita a contenere la Lutwaffe... i sottomarini tedeschi, all'epoca i più innovativi e migliori del mondo [tanto che americani e russi si basarono si quelli per i loro progetti futuri], arrivarono molto vicini a privare l'Inghilterra di petrolio e combustibili, e per qualche tempo ci fù tra gli alti ufficiali inglesi, una forte preoccupazione in tal senso.
RispondiEliminaIl pignolo calcolatore Romitsrov non a caso non fu mai fatto maresciallo dell'URSS
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