Una nuova serie di scontri e, in particolare, un violento bombardamento di lanciarazzi multipli, ha scosso i sobborghi occidentali del capoluogo cirenaico, da molti giorni teatro di scontri tra le forze congiunte del Governo internazionalmente riconosciuto e i seguaci del Generale Haftar che cercano con tutta la loro potenza di fuoco di sloggiare i miliziani estremisti sostenuti da Erdogan e dall'Emiro del Qatar dalla città.
La grandinata di razzi ha causato dieci vittime, tra cui un alto ma imprecisato numero di civili, portando il bilancio delle vittime finora cadute nei combattimenti ben sopra la cifra di duecento.
La superiorità degli attaccanti, specie in potenza di fuoco (ma, marginalmente anche in copertura aerea) é abbastanza marcata rispetto ai mezzi a disposizione dei miliziani, i quali però hanno il vantaggio di essersi trincerati profondamente; si può dire che ormai la spinta offensiva degli aggressori sia esaurita.
Forse per evitare un ripetersi di questa "Ermattungskrieg" (con conseguente distruzione della città) anche nella capitale sembra che il Governo di Abdullah Thani, dopo bellicosi proclami verso Tripoli (cui però non è seguita alcuna offensiva), stia iniziando discrete trattative coi miliziani di Fajr Libya che hanno sloggiato l'Esecutivo internazionalmente riconosciuto, tuttora esule nell'Estremo Est del paese.
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