Non le manda certo a dire il Vicepresidente irakeno Nouri al-Maliki; dopo avere conferito coi vertici dello stato libanese e avere incontrato anche il Segretario Generale di Hezbollah l'Ex-premier di Bagdad ha rilasciato un'intervisa col canale Al-Manar nella quale si é diffuso a parlare della situazione regionale.
E proprio nel corso di questa ha espresso la convinzione che l'Irak sia stato aggredito dai tagliagole dell'ISIS/Daesh per aver rifiutato di allinearsi al fronte antisiriano suscitato da Arabia Saudita, Qatar e Turchia per arrivare al rovesciamento del Governo legittimo secondo i desideri sionisti e americani.
"Abbiamo rifiutato di prendere parte all'aggressione ordita contro la
Siria perché rappresentava il preludio a una guerra contro di noi,
contro la Resistenza libanese, contro l'Iran per ridisegnare la regione
secondo i voleri di Washington e Tel Aviv".
Maliki si é rallegrato del fatto che ormai la cosiddetta "opposizione moderata" coccolata da Obama e dalla NATO abbia ormai rinunciato a ogni speranza di vittoria militare e stia attivamente trattando una soluzione politica che verrà raggiunta a Mosca sotto l'egida di Vladimir Putin e Sergei Lavrov.
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