Il Ministro della Difesa del Cremlino, Sergei Shoigu, arriverà nella capitale iraniana il prossimo 19 gennaio per una due giorni di incontri mirati a intensificare e promuovere la cooperazione russo-iraniana in campo militare.
L'agenzia Interfax e l'ambasciata iraniana a Mosca hanno confermato la notizia.
L'incontro più importante sarà col suo collega della Repubblica Islamica, Generale Hossein Dehqan, il 20 gennaio.
Certamente nell'agenda di Shoigu saranno le questioni del sostegno militare ai governi di Bagdad e Damasco, che vedono impegnate fianco a fianco Mosca e Teheran in un comune sforzo contro il terrorismo wahabita sobillato e finanziato da Ankara, da Doha e da Riyadh per conto di Washington e Tel Aviv.
Altro punto da dirimere: l'annosa questione delle batterie di S-300 che l'Iran aveva ordinato e che la Russia non ha consegnato. Questo punto deve essere risolto e superato affinché i rapporti russo-iraniani possano diventare sempre più amichevoli.
L'analista Ruslan Pukhow, del Centro Russo di Analisi Strategiche e Tecnologiche ha sottolineato che, nonostante gli effetti negativi di questa querelle, comunque l'esportazione di equipaggiamenti radar avanzati della Almaz-Antey oppure quella di strumenti di guerra elettronica della KRET non sono comunque state danneggiate o impedite.
Io li consegnerei visto i tempi che tirano....almeno il fronte Golfo Persico è coperto.
RispondiEliminaFederico
Sinceramente non capisco questo atteggiamento russo: dovrebbe incrementare le consegne e le collaborazioni con Teheran, non fosse altro per mettere i bastoni delle ruote a Manhattan. Boh, speriamo....
RispondiEliminaMeglio i nuovi S-350 per la particolarissima geografia iraniana. E magari un sistema early warning degno di tal nome, basta con le reliquie irakene!
RispondiEliminaE chi vi dice che gli S300 non siano già stati consegnati all'Iran, e che nessuna delle due nazioni dica nulla per imprecisati scopi?! Potrebbe darsi che vogliano fare una sorpresina ad eventuali attaccanti....malcapitati!
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