domenica 29 giugno 2014

Sono arrivati in Irak i primi Su-25 "noleggiati" da Mosca all'aviazione di Bagdad!!

Con i suoi undici punti d'attacco subalari e ventrali in grado di caricare ben cinque tonnellate di razzi, bombe e missili il Su-25 'Frogfoot' é uno dei più letali apparecchi da attacco al suolo dell'arsenale russo e, al contrario dell'A-10 americano, stupidamente osteggiato dagli alti gradi dell'Aeronautica e ormai ritirato dai reparti, é sempre stato portato "in palmo di mano" da pianificatori e strateghi pre- e post-sovietici, perfettamente consci dell'importanza del supporto aereo alle operazioni di terra.
Adesso i primi esemplari di Su-25 promessi al Governo di Nouri al-Maliki da Vladimir Putin e Sergei Shoigu sono arrivati in Irak e stanno venendo alloggiati in una base aerea nel Sud del paese (probabilmente Imam Ali, vicino Nassiriyah) da dove potranno intervenire dove maggiormente richiesto dai comandanti sul campo per intercettare convogli takfiri e 'ammorbidire' punti di resistenza dell'ISIL.

Si consuma così l'ennesima sconfitta per Obama, che sperava, manipoando i suoi burattini wahabiti di provocare la caduta di Al-Maliki prima che potesse formare il suo nuovo Governo (in conseguenza dell'ampia vittoria elettorale del 30 aprile), lesinando la consegna degli F-16 promessi a Bagdad. Superato e surclassato da Teheran e da Mosca, al 'premio nobel per la pace' non resta che vedere l'Irak allinearsi sempre più con Iran e Russia.

8 commenti:

  1. E' sempre Mamma Orsa che ci deve pensare!
    Molti non vogliono abbastanza bene a Mamma Orsa anche nel cosiddetto "Asse della Resistenza" ... attenzione perchè Mamma Orsa è l'unica che prepara la merenda mentre tutti si girano dalla parte opposta e se non vi piace il borsh fatevole piacere altrimenti rimarrete a pancia vuota.
    Ivan

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    1. Ivan se non ci fossi ti dovrebbero inventare! :D

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  2. Mi sono forse perso qualcosa, chi di questo cosidetto asse non vorrebbe abbastanza bene a mamma orsa..? spero che Siria, Iran ,Iraq; presto riceveranno anche gli S-400 E 500; oltre Sukoi 27,33,35,T90.

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    1. Forse Ivan intendeva il fatto che l'Irak si aspettava gli F-16 dagli Usa...ma erano contratti firmati prima della salita al Governo di Al-Maliki...sottoscritti dalle nullità messe su dagli invasori subito dopo la caduta di Saddam...

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    2. Ovviamente viste le necessità della Difesa irachena dapprima Al-Maliki ha provato a ottenere quanto necessario tramite i canali già aperti, poi, deluso, ha deciso di rivolgersi altrove

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  3. Al-Maliki deve decidersi una volta per tutte a staccarsi da tutte le influenze americane. Speriamo solo che questa vicenda, gli dia lo stimolo necessario. Le industrie e le concessioni alle multinazionali petrolifere americane devono essere revocate e riassegnate a compagnie petrolifere di proprietà di stati alleati [ad esempio quelle Cinesi che allo stato attuale ci stanno rimettendo]; non si può continuare a permettere che le multinazionali del petrolio americane o americane/saudite, come Exxon-Mobil [la società dei Rockefeller che la fa da padrona in Qatar], o Aramco [USA/Arabia Saudita], scavalchino l'autorità centrale di Baghdad, e si mettano d'accordo per conto loro, illegalmente, con i rappresentanti della regione del Kurdistan. L'ISIL controlla attualmente le due principali pipelines in Iraq: la prima si estende fino a Banias e rifornisce la Siria, la seconda trasporta il greggio verso il porto turco di Ceyhan. L’ISIL ha interrotto la prima, provocando ulteriori interruzioni della corrente in Siria, ma "stranamente" lascia in funzione la seconda, che tramite il terminale di Ceyhan, carica il greggio del Kurdistan su petroliere per trasportarlo e venderlo, scontato della metà, allo stato sionista. Questa pipeline viene utilizzata dal governo locale pro-sionista del Kurdistan per esportare il petrolio che ha appena sottratto ai giacimenti intorno a Kirkuk, che vengono sfruttati dalle compagnie che lavorano abitualmente in Kurdistan, Chevron, Hess, Total, Exxon, Aramco. Con l’aiuto dei sionisti, l'ISIL ha bloccato l’approvvigionamento alla Siria e ha permesso al governo locale del Kurdistan di impadronirsi del petrolio di Kirkuk. La vendita è nelle mani di Aramco che camuffa il furto facendolo passare per un aumento della produzione “saudita". Oltre al petrolio, gli americani hanno ancora istallazioni militari attive in Iraq. Al-Maliki doveva muoversi prima per rafforzare l'aeronautica Irakena, vista anche la situazione in Siria, optando da subito sulla Russia per i propri acquisti, senza sottostare ai tempi lunghissimi ed alle mille limitazioni imposte dalle clausole di contratto previste per gli acquisti di materiale bellico americano, in questo caso degli obsoleti F-16. Incredibile anche come al-Maliki possa aver chiesto aiuto agli USA! è una delle mosse più insensate che si potessero concepire. La Siria ha inviato in Iraq circa 400 ex suoi piloti militari esperti e veterani nel pilotaggio del Sukhoi Su-25 come rinforzo, ma lo stato maggiore Siriano ha tuttavia avvertito al-Maliki che i droni che gli USA useranno in Iraq nella "repressione" dell'ISIL, verranno utilizzati PRIMA per fornire intelligence alle brigate dell'ISIL sulle posizioni dell'esercito Irakeno, e poi, eventualmente, passeranno informazioni non del tutto corrette [nel migliore dei casi] ai comandi dell'esercito Irakeno.

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    1. Siamo d'accordo su tutto ma il personale inviato da Assad in Irak é esperto dei Sukhoi-20/-22 e -24...che Damasco ha operato a lungo...la Siria non ha mai avuto in linea il Su-25, invece l'Irak lo ebbe, verso la fine della guerra contro l'Iran.

      Finora a Bagdad sono arrivati dieci Su-24 e cinque Su-25.

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    2. Ricordo a tutti che l'aramco non c'entra più niente con gli americani dal 1980...hanno in cui l'arabia saudita l'ha nazionalizzata.

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