Il porto indiano di Kochi (detta anche Cochin), nello Stato del Kerala, é uno di quei luoghi in cui si possono ancora apprezzare sprazzi dell'antica India portoghese, con facciate di monasteri e missioni candide di intonachi barocchi che emergono dai filari di palme, nonostante il fatto che attorno a essa si stenda una metropoli di due milioni di persone che con la sua rapidissima modernizzazione assume i contorni avveniristici ma, purtroppo, un po' anonimi di tante megalopoli asiatiche.
Comunque questa é la località visitata ultimamente dalla 33esima Flottiglia dell'IRIN, di ritorno verso le acque del Golfo Persico dopo la sua crociera che l'ha condotta prima in Sri Lanka, poi in Indonesia e ora, sulla strada di casa, appunto in India.
Anche in questo caso gli ospiti indiani hanno accolto la squadriglia navale iraniana con grande pompa: ufficiali civili e militari locali, banda, personale consolare della Repubblica Islamica e rappresentanti della comunità iraniana in Kerala si sono riuniti per onorare i visitatori. India e Iran stanno stringendo sempre più i loro rapporti diplomatici ed economici. Teheran vede la propria influenza verso Nuova Delhi come un utile strumento per disinnescare la storica ostilità tra India e Pachistan e avviare i due paesi a un futuro di rapporti basati sul mutuo sviluppo.
Dottor kahani, 20-21 marzo è stato il capodanno iraniano, ;) volevo augurare anno nuovo a tutti, specialmente ad iraniani che freguentano questo sito.((meglio tardi cheai )) ;) vv la vittoria
RispondiEliminaGRAZIE!!!! Buon Nowruz a lei e a tutti i lettori!!
EliminaAuguri a tutti ...
RispondiEliminaGli Indiani del KERALA?!
RispondiEliminaHanno un CARATTERACCIO non gli puoi nemmeno ammazzare un paio di insignificanti pescatori che si incazzano di brutto!
Alla fin dei conti i due Marò sono soltanto dei ragazzacci che sparacchiano di qui e di là secondo le sacrosante tradizioni del meridione italiano dove non c'è un cartello stradale che non sia sforacchiato, colpa dei pescatori che si sono proditoriamente collocati sulla linea di tiro.
Interessante la posizione di alcuni POLITICI ITALIANI che proponevano di mandare le forze speciali per liberare i due BIRICHINI con il rischio di fare occupare Roma e Milano da forze SIK e di vedere comitive di GURKA che scorazzano per Piazza San Pietro con le macchine fotografiche manco fossero giapponesi.
Più semplice spedire direttamente i POLITICI ITALIANI nel Bengala sperando che le TIGIRI SUPERSTITI non siano troppo schifiltose in fatto di dieta.
Ivan Demarco Orlov