Evidentemente temendo proteste e contestazioni per la propria barbara aggressione militare contro lo Yemen Re Salman bin Saoud ha deciso di scatenare i suoi sgherri contro la popolazione sciita dell'Est del paese, a poco più di tre mesi dall'ultimo "pogrom" (in quell'occasione scatenato contro Awamiyah), questa volta colpendo la cittadina di Qatif.
Militari sauditi e mercenari pachistani sono stati visti sparare contro le case di leader delle proteste che hanno animato l'Est saudita in questi ultimi anni, hanno sparato candelotti di gas attraverso le finestre, hanno fatto irruzione compiendo violenze e saccheggi.
Si parla di numerosi morti, dozzine e dozzine di feriti, persone sequestrate e altri abusi.
Qatif é stata circondata e bloccata in maniera che le altre comunità sciite del circondario non potessero aiutare i loro fratelli.
Se Re Salman pensa di poter intimidire gli Sciiti con queste dimostrazioni vuol dire che non conosce la determinazione di coloro che seguono il cammino di Hussein e di Alì, un cammino che non prevede cedimenti, ritirate, sottomissioni...e lungo il quale non é contemplata la sconfitta.
sinizia il suo "regno" con questi sistemi,vuol dire che non ha capito nulla del mondo di oggi...poveraccio!
RispondiEliminaGià i beduini wahabiti di casa Saud, ad Awamiyah, come ripotato in questo blog, arrivarono persino ad usare artiglieria, mezzi corazzati, ed elicotteri! a Riyad proprio non c'è la fanno a rendersi conto che così facendo, è come se gettassero un sacco di altra benzina sul fuoco, in una situazione già esplosiva. Continuando a comportarsi così, otterranno solo di abbreviare la durata del loro "regno". Sapevo che erano stupidi, ma non stupidi fino a questo punto, e invece sono stupidi molto più di quanto immaginavo.
RispondiEliminaSpettacolo già visto nel 2011 in Bahrein... Come i loro amici sionisti fanno pulizia etnica in Palestina, loro la fanno nella penisola arabica.
RispondiEliminaFederico