Nel corso di una intervista rilasciata ai media durante lo scorso fine settimana il portavoce del movimento Ansarullah Mohammed Abdul Salam ha dichiarato che nonostante le distruzioni inflitte alle infrastrutture e il pesante tributo di sangue imposto alla popolazione civile yemenita gli attacchi aerei sauditi in corso da trentanove giorni non sono riusciti a cambiare la situazione sul campo di battaglia che vede le forze della Rivoluzione Nazionale continuare a prevalere contro i partigiani dell'ex-vice dittatore fuggiasco e i terroristi wahabiti di Al-Qaeda nella Penisola Araba.
Intanto i jet di Riyadh, colpendo a casaccio come al solito, hanno scaricato bombe e razzi nei dintorni di Aden e di Hudaydah e hanno ferito tre civili nelle vicinanze di Saada; é ormai confermato che le forze aeree saudite stiano usando cluster munitions contro obiettivi civili, una pratica condannata unanimemente dalla comunità internazionale, che 'ovviamente', quando viene messa in atto da alleati degli Usa (vedi anche il regime ebraico contro Gaza), passa curiosamente sotto silenzio.
Le 'bomblet' rilasciate a grappolo da questo tipo di munizione rimangono disperse su vaste aree, occultate tra macerie e detriti e possono mietere vittime a mesi o anni di distanza, soprattutto se i civili tentano di recuperare qualcosa dalle macerie delle loro case.
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