venerdì 26 giugno 2015

Pilota saudita dotato di cuore e coscienza preferisce la morte a continuare a bombardare lo Yemen!

 "Abbiamo dimenticato l'Islam.
Ci siamo ridotti a versare il sangue dei nostri fratelli yemeniti per compiacere i cristiani e gli ebrei.
Il Principe Mohammed bin Salman ci ha trascinati in un'impresa fallimentare.
Io non capisco perché si debba esporre la nostra nazione al pericolo per soddisfare gli Usa e gli ebrei.
Mohammed bin Salman controlla il Re come vuole e ci sta facendo affondare in questo pantano di guerra.
Non vedo una via d'uscita da questa situazione se non con il darmi la morte.
Se rimango in vita mi costringeranno di nuovo a uccidere innocenti.
E io non voglio".

Con queste dignitose e coraggiose parole il pilota saudita Muhammad Omar al-Anzi ha annunciato in un messaggio scritto le motivazioni dietro il proprio suicidio.

Le sue terse, chiare argomentazioni fanno molto per farmi vergognare delle volte in cui ho descritto tutti i piloti sauditi come incapaci figli di papà viziati che usano i loro jet come macchine sportive per giocare ai 'top gun'.

Cercherò in qualche maniera di fare ammenda perché in ogni categoria di persone, il gesto di Al-Anzi me lo insegna, vi sono individui che sfuggono ogni stereotipo e ogni generalizzazione.

Speriamo che il suo esempio serva a qualcosa.

Riposa in pace, anima nobile.

3 commenti:

  1. chiaro che qualcuno lo considererà un " traditore", penso invece che sia stato un soldato che non ha " venduto il cervello all'ammasso". Ma in Arabia Saudita nessuno si leva a protestare contro l'assurda guerra contro gli Yemeniti?

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  2. ma non poteva prendere l'aereo e bombardare rihad, magari moriva ugualmente ma almeno si era ribellato, cosi il suo suicidio non e' servito a nulla

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