Ancora una volta dobbiamo registrare come i pescatori palestinesi vengano regolarmente attaccati dalla Marina del regime ebraico, facendo continuamente aumentare un bilancio che conta centiniaia di morti e feriti, oltre a coloro che pur non riportando ferite o menomazioni, hanno tuttavia perso barche o equipaggiamenti necessari a proseguire la loro professione. Nella Striscia costiera di Gaza, sottoposta da oltre anni al più serrato e disumano blocco economico della Storia, lavoravano migliaia di pescatori, ridottisi ormai a meno di duemila.
La Quds Press ha rilasciato ieri un comunicato del portavoce del Sindacato Pescatori di Gaza, Nizar Ayash, che ha denunciato l'ennesima aggressione armata di motovedette sioniste contro i pescatori della Striscia. Tre di loro, raggiunti da raffiche di mitragliatrice, sono stati ricoverati d'urgenza all'Ospedale Shifa; le loro condizioni dichiarate 'moderatamente gravi'.
Nel corso del pomeriggio altri cinque pescatori sono stati rapiti da una motovedetta sionista, l'ennesimo abuso contro questi lavoratori che hanno l'unica 'colpa' di procurare cibo alla popolazione di Gaza e quindi di 'minacciare' lo strangolamento economico programmato dagli Shylock di Tel Aviv.
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