Il Vicesegretario di Hezbollah, Sceicco Naeem Qassem, é volato a Teheran; che questa visita sia strettamente collegata con quella appena effettuata a Beirut dal Ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif é abbastanza autoevidente, e ha come motivazione gli intensi sforzi della Repubblica Islamica per trovare una soluzione alla situazione siriana (in cui, come rendiamo precisa e puntuale cronaca da anni, i combattenti di Hezbollah giocano un ruolo insostituibile).
Invitato a guidare la preghiera del venerdì, lo Sceicco Qassem ha tenuto un discorso introduttivo nel quale ha paragonato la lotta di Hezbollah in Siria con quella condotta nel Sud del Libano ormai nove anni fa, di fronte all'invasione sionista.
"Come quella contro i sionisti, la lotta contro i takfiri non può interrompersi prima della loro sconfitta".
Inoltre lo Sceicco ha espresso le proprie congratulazioni alla Repubblica Islamica, lodandone la fermezza che ha consentito la positiva e soddisfacente conclusione della vertenza nucleare; Qassem ha riassunto le motivazioni del successo iraniano in tre principii fondamentali: l'assoluta indipendenza ideologica e politica, il continuo, disinteressato sostegno alla Causa Palestinese, e il principio dell'unità e della solidarietà tra tutte le forze della Resistenza.
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