Man mano che le forze irakene riprendono completo e saldo controllo di tutte le aree del capoluogo della Provincia dell'Anbar, la città di Ramadi, recentemente liberata dalla morsa dell'ISIS, emerge in tutta la sua terribile chiarezza il fatto che i bombardamenti sulla località effettuati dagli aerei americani durante la sua occupazione da parte dei takfiri si siano unicamente concentrati su infrastrutture civili ed economiche, devastandole e rendendo immensamente più difficile il ritorno alla vita normale ora che i terroristi del Daash sono stati scacciati.
Non solo quindi gli aerei della vantata "coalizione" di Obama hanno compiuto, con tutta la loro strabordante e propagandata potenza, pochissime missioni di bombardamento rispetto alle poche dozzine di apparecchi da combattimento a disposizione del Governo di Bagdad, ma anche in quelle occasioni si sono ben guardati dal danneggiare l'ISIS, accanendosi invece contro le risorse del popolo irakeno per una pronta ed efficace ricostruzione della vita civile.
Chiunque sia in possesso di almeno metà delle proprie facoltà mentali e intellettive deve riconoscere che gli Usa "usano" l'ISIS come comodo 'grimaldello' per ledere e danneggiare l'Asse di Resistenza che si snoda da Teheran fino a Beirut passando per Bagdad e Damasco, giocando una sporchissima partita a base di armi e rifornimenti "per errore" lanciati sul 'califfato', bombardamenti sbagliati "ad hoc" e mirati invece contro il patrimonio economico siriano e irakeno quando non direttamente sulle loro stesse forze di difesa.
Concordo assolutamente su tutta la linea, articolo chiaro ed esaustivo.
RispondiEliminaConcordo assolutamente su tutta la linea, articolo chiaro ed esaustivo.
RispondiEliminae fortuna che gli F16 erano del pochi ( solo 4 mi sembra)del tipo "vecchio" e male armati....ti puoi immaginare se fossero stati dell'ultimo block e con la " bombe intelligenti"!
EliminaProbabilmente le dozzine di apparecchi da combattimento russi utilizzati dal governo di Bagdad sono andati a bombardare fuori città così da non fare danni alle infrastrutture!
Ci ricordiamo tutti la protesta degli ufficiali piloti americani per le procedure d'ingaggio "farraginose" che non consentivano di colpire l'isis, o gli aerei da trasporto inglesi e americani che atterravano nell'Anbar, ma non per rifornire l'esercito irakeno ...
RispondiEliminaOrmai ci sono pove innumerevoli del sostegno Usa all'isis e alle altre organizzazioni criminali wahabite. Qui, in Italia, solo gli idioti e i piddini non capiscono, o fanno finta di non capire.
Orso
si chiamano pidifili non piddiini... e sono grandi amici di Obama bin Laden!
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