Forse galvanizzati dalla notizia della recente "ribellione anti-ISIS" dei cittadini di Al-Janineh, i militari e miliziani siriani che con settimane di durissimi combattimenti hanno negato al 'Daash' la soddisfazione di conquistare l'aeroporto della città sono riusciti anche a strappare ai loro avversari la strategica Collina 23.
Tale altura domina completamente la regione di Sakhra Makbat al-Kanasa e la Valle di Al-Thardeh che si stende a Sud del cimitero.
Pare che l'ISIS, conscio della capitale importanza della posizione, abbia sacrificato dozzine e dozzine di uomini per cercare, disperatamente, di mantenerne il controllo.
Con la collina in mano loro i Siriani possono finalmente iniziare a considerare possibile una loro nuova offensiva contro le Alture di Al-Thardeh che riporterebbe, se coronata da successo, la situazione a come si presentava molti mesi fa, prima che un proditorio attacco aereo NATO consegnarre (guarda caso!) le colline in questione all'ISIS, peggiorando molto il profilo difensivo delle truppe governative.
A questo punto, forse e sottolineo forse, mancando lo sfacciato supporto del fratello musulmano obanana e avendo il pentagono bloccato il supporto ai pedofili wahabiti si potrebbe davvero aprire un nuovo e risolutivo capitolo, nella epica saga scritta con il sangue dei difensori di Deir Ezzor, difensori che vedono uniti in un solo corpo militari e civili, in questa assurda e criminale aggressione al Popolo Syriano che a mio avviso rappresenta una delle più buie pagine della storia dell'occidente, sceso a patti scellerati con le peggiori nazioni del globo, quella di Deir Ezzor rimane una fra le tante scritte dal fiero Popolo Syriano, ma probabilmente la più bella e gloriosa, Deir Ezzor rimarrà nel cuore di molti anche non Syriani e vi rimarrà per lunghisimo tempo.
RispondiEliminaGianus, le tue parole dovrebbero essere scolpite nel marmo !
RispondiEliminaFederico
credo che altre teste takfire cadranno molto presto!
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