Ai nostri lettori proponiamo il ritratto fotografico dell'ufficiale Issa Ezzedine che, impegnato in una missione di rifornimento a favore degli eroi di Deir Ezzour al momento del decollo dall'Aeroporto della città sull'Eufrate veniva bersagliato da mitragliere dell'ISIS.
Nel tentativo di guadagnare quota il più rapidamente possibile il suo Mi-8 "Hip" (in parley NATO) incassava diversi colpi, tanto da far dubitare al pur freddo e coscienzioso pilota di riuscire a portare a buon fine il suo volo verso la base di Qamishli, da cui era partito.
Tuttavia, tornare verso Deir Ezzour avrebbe voluto dire sottoporsi per una seconda volta alla forca caudina dell'antiaerea takfira per cui, con una turbina tossicchiante e un rotore di coda che minacciava a ogni secondo di smettere di funzionare, Ezzedine ha continuato il suo tragitto verso l'aerodromo amico.
La foto dell'elicottero dopo l'atterraggio di fortuna paga giusto tributo alla leggendaria robustezza delle costruzioni aeronautiche sovietiche (il Mi-8 data dalla fine degli anni '60) e siamo certi che, pur ridotto nelle condizioni in cui lo vedete, l'aeromobile, dopo una sosta in officina, verrà riportato in condizioni operative!
Certo che i drusi sono ossi duri :-)
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