Tre legittimi abitanti della Palestina si sono sacrificati in una operazione di Resistenza mirata contro le truppe di invasione del regime ebraico dell'Apartheid nella prima mattina di oggi ad Al-Quds occupata.
I martiri, di cui non si conoscono ancora le generalità, si sono avvicinati alla Porta dei Leoni intorno alle sette ora locale, due di essi erano a bordo di una motocicletta, mentre l'ultimo procedeva a piedi: una volta arrivati a tiro del plotone di invasori che stazionava vicino alla porta hanno estratto le loro armi (una pistola e due mitra semi artigianali simili allo 'Sten' o all'egiziano 'Port Said') e hanno aperto il fuoco.
Due sionisti, centrati dai loro colpi sono morti una volta evacuati verso un ospedale; purtroppo i tre coraggiosi Palestinesi sono stati investiti dal fuoco di risposta, sacrificandosi. Visto che nella Palestina sottoposta a invasione sionista gli abitanti originari e legittimi rischiano la vita solo per il fatto di esistere, i tre martiri avranno deciso che tanto valeva, anche a costo di perdere la vita, cercare di portare qualche occupante con sé.
In questo caso essi erano combattenti per la liberazione nazionale e portavano veramente armi; si nota la differenza coi falsi "attacchi col coltello" (sempre messo a fianco del cadavere di un Palestinese ucciso a tradimento dai sionisti) perché questa volta ci sono state delle vittime nelle fila del regime di Tel Aviv.
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