lunedì 17 settembre 2018
Veterani di Hezbollah mutilati in Siria prendono parte alle manifestazioni del mese di Muharram che preparano la ricorrenza dell'Ashoura!
Soldati di Hezbollah, che hanno perso le mani combattendo in Siria, partecipano alle tradizionali cerimonie di lutto di Muharram, in particolare le cerimonie per ricordare Abbas ibn Alì, fratello di Zaynab, il cui mausoleo è a Damasco (da qui lo slogan "kulluna Abbasuk ya Zaynab"= "siamo tutti il tuo Abbas, o Zaynab") e rinnovano il loro patto di lotta contro l'oppressione "meglio morire con onore che vivere in umiliazione".
Anche ad Abbas ibn Alì individui che si consideravano musulmani amputarono le mani prima che cadesse martire.
La storia si ripete e i nostri uomini sono di nuovo lì in prima fila: presenti!
Quando parlo di Hezbollah, mi rendo conto, spesso commetto l'errore di analizzarlo solamente dal punto di vista strategico e politico, come se fosse un fenomeno che si possa analizzare "asetticamente".
Ma ciò non è vero e, se ci si limita a questi dati 'tecnici' si rischia di non capire affatto i motivi del successo di Hezbollah.
Infatti, guardacaso, i sionisti, che sono materialisti e aridi, sono oltre trent'anni che hanno a che fare con Hezbollah, e non ne hanno capito nulla.
Hezbollah é prima di tutto un fenomeno UMANO, un fenomeno fatto di uomini che danno tutto per una Fede e per una Causa, di uomini che sono capaci di finire mutilati nel corpo e di esultare nello Spirito, vivendo vite piene di gioia e speranza anche se scempiati nella carne.
Un fenomeno che una società degenerata che sfugge la vita e pure é terrorizzata dalla morte non potrà mai spiegarsi o comprendere.
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