Netanyahu, dopo averle prese persino da Gaza, vuole prenderne ancora da Siria e Iran?

Il regime sionista, evidentemente non pago delle batoste recentemente subite, intensificherà la sua lotta contro le forze allineate dall'Iran in Siria dopo il ritiro delle truppe statunitensi dal paese, ha detto il Primo Ministro Benji Netanyahu.

Diverse ore dopo aver parlato, l'ufficio di Netanyahu, diventato da poco anche Ministro della Guerra ha detto di aver parlato con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla Siria (da cui gli Usa si stanno già ritirando) e "ha discusso dei modi per continuare la cooperazione tra Israele (intende il regime di occupazione della Palestina) e gli Stati Uniti contro l'aggressione iraniana (cioé la legittima presenza di consiglieri e istruttori dell'IRGC in Siria, richiesta dal legittimo Governo di Damasco)".



Alcuni funzionari sionisti hanno detto che la mossa di Trump, annunciata mercoledì, potrebbe aiutare l'Iran rimuovendo una guarnigione degli Stati Uniti che determina il movimento delle forze e delle armi iraniane in Siria dall'Irak.

Israhell teme anche che l'uscita del suo alleato principale potrebbe ridurre la sua influenza diplomatica con la Russia, il sostenitore del grande potere del Governo siriano.

"Continueremo ad agire in modo molto aggressivo contro gli sforzi dell'Iran di radicarsi in Siria", ha detto Netanyahu in un intervento televisivo, riferendosi a una campagna aerea israeliana in Siria contro gli schieramenti iraniani e il trasferimento di armi ai guerriglieri libanesi di Hezbollah, compiuti con Mosca totalmente d'accordo.

"Non intendiamo ridurre i nostri sforzi. Li intensificheremo e so che lo facciamo con il pieno sostegno e il sostegno degli Stati Uniti ".

Buona fortuna, benji! Ne avrai bisogno!!