Velayati non nasconde che 'un grande sforzo' (anche se non specifica di che tipo) é stato prodotto da Teheran per aiutare l'alleato siriano, verso cui la Repubblica Islamica ha un debito di riconoscenza che risale addirittura a trent'anni fa, quando Assad padre fu l'unico leader arabo a schierarsi senza alcun 'se' o 'ma' dalla parte iraniana nel quadro della guerra Iran-Irak.
E' quindi logico che la dirigenza iraniana ritenga la sopravvivenza politica di Assad Jr. e la vittoria della Repubblica Araba di Siria contro i suoi nemici regionali e internazionali come una propria grande vittoria che garantirà la saldezza dell' "Asse della Resistenza" e la penetrazione del potere economico, militare e politico della Repubblica Islamica fino alle coste del Mediterraneo Orientale.
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