Non parliamo spesso di Afghanistan, ma quanto sta accadendo attualmente a Kabul avrà probabilmente effetti secondari e ripercussioni su un'area ben più vasta di quella del piccolo, tormentato paese montano al centro dell'Asia, quindi ci sentiamo obbligati a darne menzione.
Dopo mesi di commedia del conto e riconto dei voti delle ridicole "presidenziali" che dovevano nominare il successore dello stipendiato UNOCAL Hamid Karzai (quale credibilità possono avere 'elezioni' in un paese ancora occupato dagli invasori della NATO?), Ashraf Ghani, già professore di College Usa, é stato 'incoronato' presidente dell'Afghanistan.
Ovviamente il suo competitore Abdullah Abdullah ha concesso la 'vittoria' al rivale solo dopo che questi ha accettato di scorporare buona parte delle prerogative di Governo effettivo dalla sua carica verso quella creata apposta di 'Capo Esecutivo' (perché non dire 'Primo Ministro'?), prontamente affidata ad Abdullah.
Quindi, come nella migliore tradizione consociativa, "hanno vinto tutti", semplicemente perché tutti hanno acconsentito a continuare a fare gli interessi degli occupanti; anche durante la cerimonia di insediamento di Ghani un piccolo congegno esplosivo é detonato al di fuori del palazzo presidenziale, facendo qualche ferito.
la solita spartizione del potere ... ma non servira' a nulla ... fuori le mura del palazzo chi comanda sono ancora i talebani ...
RispondiEliminaInfatti
EliminaUna vera e propria pagliacciata! Il dispositivo esplosivo fatto detonare proprio durante la cerimonia di insediamento, e proprio appena fuori dal palazzo presidenziale, puzza di avvertimento in stile mafioso, diretto a Ghani, Abdullah, e al "loro" governo.
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