Il nuovo ambasciatore iraniano in Libano, Mohammed Fathai, ha dichiarato che, allo stato attuale delle cose, ostacolare la cooperazione Teheran-Beirut in ambito militare equivale a mettere in pericolo gli sforzi antiterrorismo prodotti recentemente dal Paese dei Cedri.
In seguito alla visita ufficiale a Beirut di Ali Shamkani la Repubblica Islamica si era offerta di fornire al Libano munizioni e pezzi di ricambio per carri armati T-55, T-62 e M-60 (tutti in forza alle unità iraniane), mortai da 60 e 120mm con relative munizioni, missili anticarro TOW e lanciatori, mitragliatrici pesanti DShK, binocoli e visori notturni e altri equipaggiamenti di sorveglianza.
In un intervento scomposto e aggressivo come al solito, erano subito arrivate le "minacce" Usa volte a scoraggiare il Governo di Tammam Salam dall'accettare l'aiuto iraniano, ma, visto quanto lento e fumoso si sia rivelato il promesso aiuto americano é chiaro che l'interesse libanese sta tutto nel rivolgersi a paesi (come Iran e Russia) che sapranno utilmente sostenere nei fatti l'Esercito del Paese dei Cedri, ultimamente pesantemente impegnato contro i terroristi wahabiti al confine con la Siria.
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RispondiEliminahttp://rt.com/news/195720-syria-local-fighting-isis/
dove si parla di un movimento di resistenza nelle zone della Siria occupate dal sedicente stato islamico.