Ora, per continuare su questa strada, il Governo di Bagdad ha varato un decreto di istituzione di una Guardia Nazionale, che presidi e controlli il territorio in maniera non dissimile da quanto fanno i Comitati Popolari NDF in Siria. La manovra ha visto l'entusiastico supporto del Parlamento in tutte le sue componenti: sciite, sunnite, curde.
Il secondo decreto varato, modifica parzialmente il divieto imposto dopo l'abbattimento di Saddam Hussein che proibiva agli ex-membri del Partito Baath di occupare posizioni nell'amministrazione pubblica. Coloro che facevano parte del Partito ma non sono altrimenti imputabili di cattiva condotta o di crimini legati al regime di Saddam potranno tornare a occupare cariche statali.
Rafid Jaboori, portavoce del Premier Al-Abadi ha fatto notare che questi punti erano evidenziati nel manifesto dell'Esecutivo; man mano che la situazione interna si fa più tranquilla il Governo irakeno riesce anche a mettere in opera il suo programma originario.
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