Dopo anni di abietto collaborazionismo Abbas decide di interrompere la 'coordinazione di sicurezza' col regime ebraico!

Per anni e anni Mahmud Abbas, indegno successore di Arafat (uomo che commise molti errori, ma che almeno mentre li commetteva era sempre spinto dal desiderio di fare il meglio per il suo Popolo e la sua Causa) ha costretto i larvali apparati militari e polizieschi dell'Autorità Palestinese a farsi ascari e gendarmi coloniali del 'Bwana' sionista, conducendo raid, arresti, pestaggi, torture e a volte anche omicidi contro i militanti di Hamas, della Jihad Islamica e di altre organizzazioni di Resistenza.

Adesso, giusto poche ore fa, é arrivata dal Consiglio Centrale Palestinese di Ramallah la notifica dell'interruzione di ogni rapporto di 'coordinazione in merito alla sicurezza' con le autorità di Tel Aviv. Cosa vuol dire questo? Dobbiamo forse aspettarci che Fatah, i Tanzim, la Forza 17 e le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa riprendano in pieno le loro attività di Resistenza contro l'occupazione militare sionista e la presenza delle fungaie velenose conosciute come insediamenti illegali in Cisgiordania?

Ovviamente no, questa dichiarazione altro non é che una "presepata", una pantomima atta a spaventare Tel Aviv e convincerla a riprendere gli emolumenti monetari (tra le molte clausole umilianti accettate da Abbas nei 'negoziati' c'é il fatto che Tel Aviv prelevi le tasse dei Palestinesi e poi le 'giri' all'ANP).

Ovviamente come ben sappiamo quei denari sono usati in massima parte per finanziare la corruttela che mantiene Abbas inchiodato alla sua poltrona super-iper-mega-scaduta da oltre settanta mesi e per arricchire i suoi conti correnti all'estero e mantenere lo stravagante tenore di vita della sua famiglia.

Niente di nuovo sotto il sole: Mahmud Abbas resta sempre un corrotto, un imbelle e un servo.