Il sito-web 'Al Rai' riporta che 50 carri armati, un piccolo battaglione corazzato, sarebbero stati recentemente trasferiti da unità dell'Esercito Arabo Siriano ai combattenti di Hezbollah, coi quali la fanteria blindata della 4a Divisione Meccanizzata ha appena terminato di condurre le operazioni a Zabadani e Madaya.
I 'tank' in questione sarebbero in maggior parte (circa 35) T-55AM e per il resto T-62 e -72; vecchi "cavalli da guerra" di innumerevoli battaglie in Medio Oriente i veicoli corazzati ex-sovietici hanno dimostrato di essere ancora affidabili se usati con giudizio e nelle giuste condizioni operative.
Come mai questo 'regalo'? Non potevano i Siriani limitarsi a continuare ad operare a fianco dei volontari sciiti libanesi?
Il motivo sta nel fatto che le ultime zone sul confine siro-libanese che rimangono da liberare dalla presenza takfira sono attorno a Rankous e Qarah, ma per ottenere una vittoria decisiva sarà necessario sconfinare nel territorio del Paese dei Cedri e ripulire le sacche terroristiche che l'Armee Libanaise non ha avuto la determinazione di schiacciare.
L'Esercito Siriano non può farlo, mentre Hezbollah, organizzazione libanese, non ha problemi a muoversi oltre e attraverso la frontiera internazionale.
Al contrario di Zabadani e Madaya, aree urbane, dove si é combattuto casa per casa, Qarah e Rankous sono altopiani ondulati punteggiati da colline con pendii dolci e costituiscono un ambiente dove l'uso di mezzi corazzati può essere particolarmente utile.
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