Mahmoud Hatim Hmeid, 22 anni, Yahiya Abd al-Qader Farhat, 24, Ihab Jihad Hanani, 19, Eyad Khalil Awawdeh, 26, sono i nomi e le età dei legittimi abitanti della Palestina massacrati nella sola giornata di ieri dagli invasori sionisti; i primi due sono stati assassinati da cecchini comodamente appostati sulle loro torrette ai margini della Striscia di Gaza, il terzo e il quarto vicino Nablus, presso una fungaia velenosa di coloni razzisti illegali. Inoltre Shawiq Jamal Jabr, di anni 37, é morto in ospedale soccombendo alle devastanti ferite inflittegli la scorsa settimana da militari del regime ebraico.
Ormai in Palestina si può parlare senza mezzi termini di 'Terza Intifada'; un'Intifada nata dalla disperazione, di fronte alle continue aggressioni ebraiche portate con tutti i mezzi: fanatici alla guida di auto, pazzi che bruciano e segano olivi e mandorli, avvelenamenti di pozzi e bestiame, jet che bombardano case civili, bulldozer che distruggono orti e raccolti, militari che sparano in faccia ai bambini e li rapiscono per violentarli.
Tuttavia per i media della vulgata occidentalista e imperialista, che non hanno riportato nemmeno mezza notizia di questo calvario lungo decenni, é facile puntare l'obiettivo sulle rappresaglie palestinesi e gridare agli "ebrei attaccati". La geremiade sionista non si arresta: urgono nuovi 'aiuti per il terzo mondo' e 'riparazioni per l'olocau$to', bisogna comprare altri carri armati per uccidere bambini palestinesi...
come sempre il miglior sistema per cercare di comprendere qualche cosa, è di leggere da più fonti possibilmente in posizioni molto lontane fra loro,a scrivere si fa presto e purtroppo gli scritti hanno il potere di influenzare molta gente!
RispondiEliminaLa disinformazione è un arma come tutte le altre, non fa morti direttamente ,ma indirettamente!