martedì 6 gennaio 2015

Gli Ebrei avvelenatori di pozzi non perdono il vizio! Gregge palestinese sterminato vicino Nablus!

Il pastore palestinese Mohammad Ibrahim Hammad ha condotto il proprio gregge all'abbeverata vicino al villaggio di Aqraba, a Sud di Nablus, nella Cisgiordania occupata dai Sionisti, senza sapere che poche ore prima un avvelenatore ebreo aveva versato insetticida concentrato nei larghi contenitori lasciati a disposizione dei guardiani di pecore e capre che incrociano nella zona.

Prima che fosse possibile intervenire ben sedici capi di bestiamo sono morti tra atroci sofferenze.

Questo orribile crimine dà la misura etica e morale degli invasori giudei della Palestina; nella cultura araba chi avvelena l'acqua é un criminale peggiore dell'assassino, che almeno rivolge la violenza contro una vittima chiara e determinata, inquinare e avvelenare la fonte primaria di tutta la vita é un reato abominevole nella mentalità palestinese.

Anche questo crimine, come tutti gli altri, verrà punito a tempo debito, e allora non vi saranno geremiadi e grida di 'olocau$to' che terranno.

1 commento:

  1. Il saccheggio della campagna è lo strumento preferito dai sionisti per allargare gli insediamenti!!!! Non dimentichiamo poi il disastro ambientale che hanno causato nel Nagev, costruendo un oleodotto difettoso e senza alcun sistema di monitoraggio!
    Quanto al mio commento su Greta e Vanessa, confermo riga per riga. Anzi, invocando la sodomia sono stato fin troppo clemente!
    Federico

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