giovedì 15 novembre 2018
RETROSCENA! A Gaza aggressione sionista organizzata per fornire 'distrazione' dai pasticci in cui si é cacciato MbS??
Il Principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha tentato di persuadere il Primo Ministro del regime ebraico Benjamin Netanyahu ad avviare un conflitto con Hamas a Gaza come parte di un piano per distogliere l'attenzione dall'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, fonti in Arabia Saudita hanno riferito sotto condizione di anonimità.
Una guerra a Gaza faceva parte di una serie di misure e scenari proposti da una task force di emergenza istituita per contrastare le ricadute d'immagine sempre più dannose dell'omicidio di Khashoggi a causa delle rivelazioni 'strategicamente' fornite dalle autorità turche, secondo fonti apparentemente a conoscenza delle attività del gruppo.
La notizia dell'acquisto di 500 'panzer' Merkava IV da parte saudita (assurda e totalmente inutile viste le attuali necessità militari di Riyadh) rientrerebbe tra i 'compensi' per questa iniziativa (peraltro conclusasi con scorno sionista).
La task force, composta da funzionari della corte reale, esperti dei Ministeri degli Esteri e della Difesa e del servizio di intelligence, informerebbe il Principe ereditario ogni sei ore.
Secondo Bin Salman una guerra a Gaza avrebbe distratto l'attenzione del Presidente americano Donald Trump e rideterminato l'attenzione di Washington sul ruolo svolto dall'Arabia Saudita nel sostenere gli interessi strategici israeliani.
La task force avrebbe consigliato a bin Salman di "neutralizzare la Turchia con tutti i mezzi" - compresi tentativi di corrompere il presidente turco Recep Tayyip Erdogan con offerte di acquisto di armi turche e dichiarazioni del principe ereditario che tentava di sostenere i rapporti tra Riyadh e Ankara.
Nei commenti rilasciati alla Future Investment Initiative dello scorso mese, bin Salman ha affermato che l'omicidio di Khashoggi è stato usato per guidare un cuneo tra Arabia Saudita e Turchia. Ha detto che non sarebbe successo "finché c'è un re chiamato re Salman bin Abdelaziz e un principe ereditario chiamato Mohammed bin Salman in Arabia Saudita".
Khashoggi è stato brutalmente ucciso nel consolato saudita a Istanbul il 2 ottobre scorso, in un'operazione che le autorità turche ritengono sia stata eseguita da una squadra d'assalto i cui sospetti membri contenevano diversi membri delle guardie del corpo personali di bin Salman.
MBS è stato avvisato che una guerra a Gaza avrebbe distratto l'attenzione di Donald Trump (AFP)
I funzionari sauditi hanno negato che il principe ereditario abbia "qualsiasi conoscenza" dell'omicidio di Khashoggi.
Alcune delle altre raccomandazioni della task force sono state divulgate a un confidente stretto di bin Salman, Turki Aldakhil, direttore generale del canale di notizie Al Arabiya. Ha rivelato "più di 30 potenziali misure" che Riyad avrebbe potuto intraprendere se Washington avesse imposto sanzioni.
Ha detto che il regno era in grado di raddoppiare o triplicare il prezzo del petrolio, di offrire alla Russia una base militare nel nord del paese e di rivolgersi a Russia e Cina come principali fornitori di armi.
Aldakhil in seguito ha respinto queste minacce "solo come le sue idee", ma il suo articolo originale sul sito Al Arabiya riporta queste minacce come ideate da "circoli decisionali all'interno del regno": questa sarebbe precisamente la task force istituita per consigliare bin Salman.
Comunque al momento attuale MbS sembra essere riuscito ad evitare di essere coinvolto direttamente nelle accuse sulla morte di Khashoggi, la questione dovrebbe quindi essere avviata a normalizzarsi.
Entrambe i due scemi nella foto, hanno problemi da cui uscirne è impossibile.
RispondiEliminaDi solito chi governa di fatto questo pianeta, non mette dei geni ai rispettivi governi, piuttosto delle marionette.
Ma cazzo, dico io: Almeno queste marionette dovrebbero essere presentabili al pubblico di bimbi scemi seduti di fronte al teatrino mediatico, non pensate ?
Caro troll, ci sei simpatico. Fai parte della nostra famiglia. Ci permetti di differenziare i commenti.
RispondiEliminaPeccato che sparisci. Ma ci facciamo le fotocopie che poi distribuiamo nelle nostre classi.
Ma cosa doveva fare Assada, perdonami? Lasciare la sua terra nelle mani di ISIS, Al Qaeda e di quei traditori pentiti dell'Esercito siriano libero, la cui larga parte ha accettato la conciliazione con il governo? E i curdi, che occupano terre non abitate da loro etnicamente, pensano di aver ricavato qualcosa di pratico? Oltre il 70% del territorio è in mano ai governativi, i ribelli hanno la piccola sacca di Idlib ed il nord di Aleppo è in mano turca. La maggior parte del letto dell'Eufrate è in mano al governo, rimane quella sacca dell'ISIS che non si vuole liquidare perchè giustifica la presenza degli USA in Siria. Nei territori siriani governativi domìna la pace e la fratellanza fra musulmani alawiti, sunniti, drusi e cristiani, questo è il punto di partenza fondamentale per capire chi è nel torto e chi è nella ragione.
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